Città Metropolitana ha approvato lo schema di convenzione con la Regione Liguria sui Centri per l’impiego.
La fase transitoria nel passaggio di competenze dall’ex Provincia di Genova, ora Città Metropolitana, alla Regione Liguria, riguarda anche l’ambito del lavoro.
Dopo molte discussioni, anche in consiglio regionale, è stato deciso di stabilire che i centri restano cinque su sei sedi “salvando”,
rispetto all’idea iniziale, quello di
Teglia, di proprietà tra l’altro della stessa Città Metropolitana (rinunciando a un risparmio di circa 150 mila euro). A Ponente invece per Villa Sauli Podestà la Città Metropolitana ha
altri progetti, «occorre quindi trovare una sistemazione – dice il sindaco metropolitano
Marco Doria – parlando con i Comuni stessi». L’ipotesi di concentrare l’area del Ponente e della valle Stura a Cornigliano è vista come azzardata e poco baricentrica da alcuni consiglieri, in primis
Cristina Lodi.
Restano invece confermati i centri della Val Bisagno, di via Cesarea e di Chiavari e Busalla.
«Spetta comunque alla Regione dirci cosa intende fare – ribadisce Doria – noi gestiamo una fase transitoria. La stessa cosa si sta verificando con la polizia provinciale, ci troviamo a gestire personale che non è nostro. La Regione tra l’altro finanzia il personale in servizio ma non l’aspetto logistico o la manutenzione dei locali».
Sono il ministero del Lavoro e la Regione Liguria a fornire le risorse per gli oneri di funzionamento dei servizi (compreso il personale) per il biennio 2015-2016 nella proporzione di 2/3 a carico dello Stato (3,9 milioni nel 2015, 1,1 milioni come anticipo per il 2016) e di 1/3 a carico della Regione (1,04 milioni nel 2015).
Nell’allegato allo schema di convenzione è stato inserito anche l’elenco del personale con nomi e funzioni a garanzia del personale stesso e del pagamento degli stipendi (sinora anticipati da Città Metropolitana).