Chiusura in rialzo per le Borse europee, in attesa delle decisioni della Fed. Parigi segna +0,58% con l’indice Cac-40 a 4.559,4 punti. Francoforte registra un +0,39% con l’indice Dax a 10.299,83 punti mentre Londra conclude la seduta a +0,56% con il
Ftse-100 a 6.319,91 punti. La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo una seduta condotta quasi interamente in leggero ribasso. Il risultato finale registra Ftse Mib a 18.750,62 (+0,43%) e Ftse Italia All-Share a 20.423,57 (+0,45%).
A Milano dopo quello di Stm (+9,62%) , i rialzi più consistenti sono stati quelli di Finmeccanica (+2,62% a 11,34 euro), alla vigilia dell’assemblea degli azionisti e Azimut (+2,48% a 21,89 euro). Azimut aveva passato la maggior parte della seduta in negativo, come gli altri titoli del risparmio gestito, per poi balzare sul finale dopo che è stato reso noto al mercato che la Banca d’Italia ha dato il suo via libera alla riorganizzazione del gruppo.
Gli acquisti hanno premiato anche Saipem (+1,89% a 0,3877 euro), in attesa della trimestrale (pubblicata appena chiuso il mercato) e con il petrolio che è rimasto sui 44 dollari al barile, nonostante l’aumento oltre le attese delle scorte negli Usa. Nel comparto bene anche Tenaris (+1,86% a 12,07 euro), ed Eni (+0,92% a 14,27 euro), quando secondo indiscrezioni stampa Petronas sarebbe interessa alla controllata del settore chimico Versalis.
In recupero anche Cnh Industrial (+1,63% a 6,55 euro) e Fca (+1,71% a 7,155 euro), ieri penalizzata, nonostante la buona performance degli utili, dalla preoccupazione per il livello dei debito, che però il gruppo ha fatto sapere di puntare a ridurre entro la fine dell’anno da 6,6 miliardi a 5 miliardi. Deboli alcuni bancari come Unicredit (-2,12% a 3,418 euro), Bper (-1,54% a 5,12 euro), e il Banco Popolare (-1,37% a 6,14, Intesa Sanpaolo in leggera ascesa (+0,08% a 2,47 euro).