Con otto voti favorevoli e due astenuti, il consiglio provinciale imperiese ha approvato a maggioranza l’avvio della gestione del servizio idrico integrato da parte della società consortile per azioni (scpa) Rivieracqua. In questo modo la provincia si conforma alla sentenza del Consiglio di Stato che ha individuato il consorzio come unico soggetto avente diritto per le concessioni idriche e al pressing della Regione che aveva già minacciato il commissariamento.
La pratica riguarda i Comuni della provincia – complessivamente quasi una trentina – che non hanno ancora provveduto a consegnare gli impianti alla società. Il termine ultimo concesso è quello del 12 maggio 2016 e riguarda alcuni dei Comuni più grandi come Sanremo e Bordighera. Quanto alle quote societarie (calcolate su circa 1,5 euro ad abitante residente), l il Comune di Sanremo tramite la controllata Amaie dovrebbe attestarsi sul 40%. Amat di Imperia e Aiga di Ventimiglia (entrambe partecipate dal socio privato Iren) hanno finora perso i ricorsi al Tar e Consiglio di Stato e, salvo colpi di scena, dovranno cessare la gestione, passando le infrastrutture al nuovo consorzio idrico chiamato ad operare su tutta la provincia.
Tra gli emendamenti e i chiarimenti espressi dai consiglieri, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha chiesto che nella delibera fosse inserita la recente decisione presa dal Comune matuziano in ordine all’integrazione societaria tra Rivieracqua e Amaie spa.
I sindaci di Imperia e Ventimiglia Carlo Capacci ed Enrico Ioculano hanno chiesto che nella delibera fosse ribadito l’impegno per Rivieracqua di dimostrare la propria capacita economico finanziaria e di presentare il business plan.
Preoccupazione anche per le ricadute contrattuali sui lavoratori di Amat e Aiga.
Gli emendamenti sono così diventati parte integrante della delibera, approvata stamattina – senza nessun voto contrario – con il “si’” di otto consiglieri (oltre al presidente Natta hanno espresso voto favorevole i consiglieri Dellerba, Perri, Genduso, Capacci, Fimmanò, Biancheri, Ioculano, Abbo) e l’astensione di Giacomo Pallanca (sindaco di Bordighera) e di Alessandro Casano (capogruppo Fdi a Imperia). Questi ultimi hanno motivato l’astensione sottolineando le perplessità e le incertezze sulle capacita economico-finanziarie di Rivieracqua, e sulle ricadute negative derivanti dall’aumento della tariffazione del servizio idrico. La tariffazione dell’acqua al momento varia di molto da Comune a Comune: per fare un esempio, quasi il doppio a Sanremo e nel dianese rispetto a Bordighera.
Nella discussione sono intervenuti ampiamente anche alcuni dei consiglieri che hanno espresso voto favorevole. Vincenzo Genduso ha rimarcato l’importanza dell’atto in discussione, che corona un procedimento iniziato da anni e che porta alla gestione unitaria del servizio idrico integrato, e che impegna fortemente molti soggetti (Riveracqua, Comuni, Provincia).
Carlo Capacci, unendosi alle parole di Genduso, ha sottolineato la necessità che il Consiglio revochi immediatamente l’affidamento del servizio a Rivieracqua qualora la società non dimostri entro 45 giorni di possedere le opportune capacità economico-finanziarie tali da garantire la gestione.
Alberto Biancheri ha sottolineato l’impegno profuso dal Comune di Sanremo per arrivare alla fine di un percorso per il quale è impossibile ipotizzare strade alternative.
Il presidente Fabio Natta commenta: «Il voto di stamane ha un’importanza significativa politico-amministrativa. Il consiglio provinciale ha definito un preciso cronoprogramma per completare l’avvio della gestione del servizio idrico integrato. Ora tocca a tutti gli attori di questa vicenda fare la loro parte».