Sindacati e istituzioni si dividono sull’utilizzo delle aree Ilva a Genova. Oggi all’assemblea pubblica di Confindustria Genova sul tema “#Genovadoveandiamo, le ragioni per venire, le ragioni per restare” sul tema sono intervenuti sia il sindaco di Genova, Marco Doria, sia il presidente della Regione, Giovanni Toti.
A proposito della necessità di trovare, entro la fine dell’anno, aree con affaccio al mare per Ansaldo Energia, Toti ha detto: «per Ansaldo Energia credo sia possibile trovare l’area in tempo,si tratta di effettuare un incastro complesso ma possibile. Bisogna però rivedere l’Accordo di Programma, tema verso il quale i sindacati sono particolarmente sensibili. Ma l”Ilva oggi di tutte quelle aree non ha bisogno, si possono trovare spazi sia per per Ansaldo Energia sia per altre imprese».
Doria nel suo intervento ha osservato che «non abbiamo più le aree di un tempo. Ma è il mondo delle imprese che si è evoluto. C’è stato un cambiamento epocale nell’utilizzo delle aree industriali».
Bruno Manganaro, segretario generale della Fiom Cgil Genova, ha replicato in una nota stampa: «qualsiasi confronto sull’Accordo di Programma deve essere fatto alla presidenza del consiglio con tutti i firmatari dello stesso. Ricordo a tutte le istituzioni che a breve, saranno chiamate a rendere conto degli impegni, soprattutto rispetto alla continuità di reddito di cui si sono rese garanti».
Secondo Manganaro, «il sindaco di Genova sull’Ilva di Cornigliano sta in silenzio nell’incontro in Prefettura per il Collegio di Vigilanza e parla all’assemblea degli industriali mettendo in discussione l’Accordo di Programma. Non rispettare i patti – sembra un metodo di questa giunta: vale per gli appalti degli edili in Iren, che oggi lottano per il loro posto di lavoro, così come per i lavoratori dell’Ilva di Genova. Perché il sindaco non spiega perché non si utilizzano le aree liberate da 10 anni? Quale problema esiste? Cosa si nasconde dietro questo silenzio? Questo atteggiamento non manifesta trasparenza».