Il trend ligure degli interscambi commerciali con l’Asia si dimostra uno dei più dinamici: nei primi sei mesi del 2015 le esportazioni dalla Liguria destinate all’Asia sono state di oltre 710 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto al corrispondente periodo del 2014. Sempre tra gennaio e giugno 2015, le importazioni della Liguria dall’Asia sono state di poco più di 1,1 miliardi di euro, in aumento del 18% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
Sono questi i principali dati emersi oggi al Forum Asia che si è tenuto nella sede di Unicredit di via Dante, 1 a Genova. Dopo i saluti introduttivi di Attilio Ghiglione, deputy manager Nord Ovest di Unicredit e Franco Aprile, ad di Liguria International, hanno partecipato Luciano Mario Bencivinni, political risk& country analisis political studies, Alessandro Giovannini, relationship manager european corporate Hong Kong di Unicredit, Antonio D’Angiò, deputy general manager Unicredit Shangai e Carlo D’Andrea, D’Andrea & Partners Shangai.
I relatori hanno illustrato lo scenario economico dell’Asia Pacifica e le opportunità per le aziende italiane. Nel 2014 le esportazioni della Liguria in Asia hanno riguardato principalmente i seguenti settori: macchinari ed apparecchi per 293 milioni di euro, in progresso del 34% rispetto al 2013; sostanze e prodotti chimici per 221,5 milioni di euro, in miglioramento del 23% su base annua; coke e prodotti petroliferi raffinati per circa 193 milioni di euro, in lieve calo del 4% rispetto al precedente anno; metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti per quasi 171 milioni di euro, in ribasso del 16% anno su anno; mezzi di trasporto per 114 milioni di euro circa, in diminuzione del 29% rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda le esportazioni della regione verso la Cina, anche per questo paese i dati sono in crescita: nel periodo gennaio giugno 2015 sono stati raccolti 130 milioni di euro, in aumento del 14% rispetto al corrispondente periodo del 2014. Sempre tra gennaio e giugno 2015, le importazioni della Liguria in Cina sono state di quasi 211 milioni di euro, registrando un incremento del 39% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.Lo scorso anno le esportazioni della Liguria in Cina hanno riguardato principalmente i seguenti settori: mezzi di trasporto per oltre 65 milioni di euro, in elevatissimo miglioramento (+2242%) rispetto al 2013; sostanze e prodotti chimici per più di 40 milioni di euro, in progresso del 23% su base annua; macchinari ed apparecchi per 37 milioni di euro, in calo del 27% rispetto all’esercizio precedente; articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici per quasi 17 milioni di euro, dato che è praticamente invariato rispetto al 2013; computer, apparecchi elettronici e ottici per oltre 14 milioni di euro, in crescita del 28% anno su anno.
Anche le esportazioni verso Hong Kong sono in notevole aumento. Nei primi sei mesi del 2015 le esportazioni dalla Liguria destinate a Hong Kong sono state di quasi 47 milioni di euro, in notevole aumento (43%) rispetto al corrispondente periodo del 2014. Sempre tra gennaio e giugno 2015, le importazioni della Liguria da Hong Kong sono state di circa 925 mila euro, in progresso del 9% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Nel 2014 le esportazioni della Liguria verso Hong Kong hanno riguardato principalmente i seguenti settori: mezzi di trasporto per oltre 15 milioni di euro, più del doppio (+55%) rispetto al 2013; sostanze e prodotti chimici per quasi 12,4 milioni di euro, con un lieve incremento dell’1% rispetto al precedente anno; computer, apparecchi elettronici e ottici per più di 10 milioni di euro, in forte miglioramento (+71%) su base annua; prodotti alimentari, bevande e tabacco per poco meno di 8 milioni di euro, in marcato calo (-58%) rispetto al 2013; prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per 5 milioni di euro, in diminuzione del 28% rispetto all’anno precedente.
Attilio Ghiglione, regional manager Nord Ovest di UniCredit, dichiara a BJ Liguria che «Cina e Asia, con il 60% della popolazione mondiale, rappresentano un grosso mercato di sbocco per i prodotti della Liguria, in primis quelli alimentari, ma anche quelli delle tante economie diversificate di piccoli e medi produttori che coraggiosamente e in modo aggressivo si affacciano a questi Paesi».