Sono attivi dal 2012, si finanziano con il crowdfunding e sono un esempio di come è possibile creare laboratori di idee legati alla città che sfociano in collaborazioni con privati e istituzioni. Open Genova si occupa di open data e mappe, banda larga e free wifi, alfabetizzazione digitale, partecipazione e progettazione 2.0. L’esperienza si sta dimostrando un successo, anche perché la campagna di crowdfunding lanciata per il 2014/2015, ha ampiamente superato l’obiettivo di 1500 euro (2010 euro le donazioni totali).
L’associazione è organizzata internamente sul modello delle community open source, con l’obiettivo di “fare cose nuove con metodi nuovi”.
Tra le collaborazioni avviate quella con il Municipio Centro Est nell’ambito del progetto Partecip@, un bando da 28 mila euro in conto capitale per progetti di riqualificazione urbana, in questo caso Open Genova è stata coinvolta nella fase di progettazione partecipata con nuovi strumenti digitali attraverso la metodologia Wiki. Assessori e consiglieri hanno interagito direttamente con i cittadini attraverso forum online in totale trasparenza.
Questo progetto ha vinto il “Premio Egov2014 per la categoria Dati aperti. Governo aperto, trasparenza”.
Il 2015 sarà dedicato a #OGWiFi, per portare all’attenzione dei genovesi le opportunità del Wifi gratuito e della banda larga, soprattutto per gli esercizi commerciali. Il patrocinio è del Comune di Genova, mentre la partnership è con Confesercenti. La raccolta dei dati per la mappatura geolocalizzati dotati di WiFi gratuito è cominciata, così come anche il primo inserimento nel database, anche se l’alluvione del 2014 ha ritardato l’evoluzione del progetto.
Quest’anno in programma anche l’ampliamento di “Cerca memoria open map“: una digitalizzazione attraverso la mappatura del patrimonio artistico e culturale di Genova attraverso l’uso di OpenStreetMap (altra idea di Open Genova), cominciato in zona Sampierdarena e di San Teodoro. Nel menù si possono trovare edicole votive, ville storiche, percorsi e molto altro. Previsto il coinvolgimento di altre scuole.
L’Associazione ha anche lanciato una petizione al Comune di Genova: la proposta di pubblicazione in formato open data delle informazioni sugli edifici pubblici comunali inutilizzati o dismessi.
Foto: Flickr