Secondo gli ultimi dati Istat diffusi da Unioncamere Liguria, il 2014 ha registrato in Liguria una variazione media dell’inflazione pari allo 0,4%, il valore più basso dalla fine degli anni Cinquanta: nel corso del quarto trimestre si è portata su valori appena sopra lo zero (+0,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). A tutto ciò, ha contribuito in modo determinante anche l’andamento del prezzo del petrolio, che risulta in forte calo nella seconda metà dell’anno passando da oltre 100 dollari al barile dell’estate scorsa a 60 dollari a fine anno e scendendo ulteriormente nelle prime settimane del 2015 a 50 dollari. Grazie anche a un forte indebolimento del cambio sul dollaro, la conseguenza è stata un netto deprezzamento dei prodotti energetici che hanno spinto verso il basso l’inflazione controbilanciando gli altri aumenti del periodo (limitati comunque a determinati segmenti di mercato).
I carburanti in un anno sono diminuiti del 4,8% e le tariffe energetiche del 2,6%. In aumento alcuni servizi, come le tariffe telefoniche e le rette dell’istruzione secondaria e universitaria, così come le tariffe dell’acqua potabile, a causa di un nuovo metodo tariffario adottato a livello nazionale. A livello provinciale, Genova ha registrato un’inflazione pari allo 0,2% (dallo 0.1% del terzo trimestre 2014), mentre Imperia e La Spezia continuano a stare sotto la media regionale (rispettivamente -0,2% e -0,3% tra settembre e dicembre).