Il suono dell’acqua delle 18 fontane accompagna i visitatori lungo il percorso, limitando, come ha spiegato l’architetto Matteo Lavarello, dell’omonimo studio di architettura che ha curato l’allestimento, i suoni che provengono dalla ferrovia, dal vociare delle persone, creando un’atmosfera particolare non solo dal punto di vista sonoro, ma anche visivo, rendendo più armonico il rapporto con le piante.
La dodicesima edizione di Euroflora apre domani ed è quasi tutto pronto nella giornata di anteprima dedicata alle votazioni della giuria e all’inaugurazione con le autorità.
L’altro elemento caratteristico sono i percorsi interni alle aiuole che consentono di avvicinarsi alle composizioni senza danneggiare l’erba circostante. Il vincolo monumentale e paesaggistico limita le possibilità scenografiche, ma in questa edizione sono tanti gli allestimenti che lasciano a bocca aperta.
«Tutto quello che si doveva fare doveva essere fatto in modo rimovibile e rispettando l’architettura dei parchi: per questo abbiamo inserito elementi tondeggianti essendo questo un giardino romantico e non squadrato all’italiana», racconta Lavarello.
Per l’occasione è stato allestito un mirador che dà un affaccio unico sulla prima sezione dell’esposizione.
L’area utilizzata dalla Liguria è la più ampia ed è quella che accoglie i visitatori all’ingresso di via Da Ros: oltre tremila mq ed è caratterizzata da una serie di fontane circondate dalle aromatiche, elemento imprescindibile. I colori delle fontane richiamano le sequenze delle fioriture e sono collegati anche ai vasi realizzati dalla ceramica Ernan di Albissola, in una sorta di racconto dell’evoluzione artistica nel corso degli anni.
Per quanto riguarda Genova è anche presente una piccola riproduzione di ciò che avverrà nel parco sotto il ponte San Giorgio, progettata dallo stesso architetto: Stefano Boeri. Giochi, ortaggi, piante, con una riproduzione fiorita del Polcevera.
Camelie e Azalee la fanno da padrone nell’area allestita dal Piemonte, mentre è una collezione unica di agrumi quella proposta dalla collettiva della Regione Sicilia (andate a scovare il “limone caviale”, cioè il finger lime), che ha anche predisposto una riproduzione del teatro di Taormina. La Sardegna presenta sculture di varie cultivar, alberi da sughero e palme.
Diversi gli ospiti stranieri: i bonsai giganti dell’area di China Flower Expo stupiscono (arrivano da un importatore toscano), addirittura alcune piante sono intrecciate in modo da formare un’anfora. I Paesi Bassi tornano con i tulipani, ma non solo, e l’allestimento è stato studiato dal paesaggista che ha progettato Floriade ad Almere, vicino ad Amsterdam, in corso sino al 9 ottobre. L’accostamento cromatico tra le varie aiuole (sono 14 in tutto) è delizioso.
La floralies di Nantes, che si alterna a Euroflora, è ospite a Nervi e si fa notare anche grazie ai dadi di legno e all’erba tagliata come pezzi di un puzzle che arricchiscono lo spazio dedicato. Presente anche la città di Murcia, il Principato di Monaco, gli Usa con la città di Columbus.
Arrivano dal Jardin Exotique di Monaco le stupefacenti piante grasse in un allestimento semplice ma curatissimo.
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