Sono ancora di stagione le melanzane e lo saranno fino alle prime settimane di ottobre, e allora approfittiamone, provando una maniera un po’ in insolita di cucinarle, che ci permetterà di arricchire il nostro ricettario di questo gustoso ortaggio, così presente nella cucina ligure, e di conseguenza nella nostra rubrica. E, probabilmente, anche a casa vostra. Si tratta del timballo di melanzane.
Il nostro timballo è costituito da tre elementi fondamentali: pasta tipo quella della torta pasqualina, melanzane e sugo. Per quest’ultimo vi rimandiamo a una ricetta già pubblicata da LBJ (vedi qui ). Raddoppiate la quantità indicata: invece che sei pomodori usatene 12 e aumentate gli altri ingredienti in proporzione. Se ve ne avanzerà, poco male, anzi: come suggerisce il titolo dell’articolo, questo sugo è un jolly che trova mille applicazioni.
Per quanto riguarda la pasta fate quella che usate per le pasqualine, che siano di carciofi, bietole o altro, aumentando un pochino la quantità di olio nell’impasto.
In conclusione gli ingredienti sono: sugo di magro ottenuto con 12 pomodori, un kg di melanzane, olio extravergine d’oliva, sale, 360 grammi di farina, acqua.
Impastate l’acqua con la farina, mettendo tre cucchiai di olio e di conseguenza diminuendo un po’ la quantità di acqua, che di solito come peso è circa la metà rispetto alla farina, e un pizzico di sale. Lavorate l’impasto per qualche minuto con le mani, fino a renderlo omogeneo, compatto, elastico e liscio.
Tagliate le melanzane in fettine di un centimetro circa, infarinatele, friggetele nell’olio e salatele.
Ungete il fondo di una teglia da 28 cm di diametro e stendetevi una sfoglia ottenuta con due terzi della pasta. Ponete sulla sfoglia uno strato di melanzane fritte, poi uno di sugo e poi un altro di melanzane e così via, fino a esaurire gli ingredienti o finché il timballo non vi sembrerà abbastanza alto. Dalla pasta non ancora utilizzata ricavate una sfoglia che vi servirà da coperchio, coprite quindi il timballo, ripiegate all’interno i bordi della sfoglia- base, come si fa per le pasqualine, e mettete la teglia in forno a cuocere per un’ora circa a 180 gradi.
Consumate il timballo quando sarà a temperatura ambiente, magari abbinandolo a un Golfo del Tigullio Bianchetta.
Placet experiri!