Dal recupero degli ex Magazzini del Sale a Sampierdarena alla demolizione dell’ex biblioteca Gallino e relativa sistemazione dell’area a piazza pubblica. Dalla sistemazione del Chiostro della Certosa alla trasformazione dell’ex mercato ovo-avicolo del Campasso. E ancora la riqualificazione del mercato e di piazza Tre Ponti a quella del Centro Civico Buranello e delle arcate ferroviarie. Sono alcuni dei principali interventi di riqualificazione di Sampierdarena, Campasso e Certosa che il Comune di Genova ha messo in campo per rendere più vivibili gli spazi pubblici e recuperare patrimoni storico-artistici di alcune periferie cittadine. Tra i disegni anche l’intervento conservativo dei locali al piano terra della cosiddetta “Fortezza” di Sampierdarena (nella foto d’apertura), l’ampliamento dell’infrastruttura in fibra ottica in Valpolcevera e il disegno di fattibilità per la moderazione del traffico dell’isola ambientale a Sampierdarena.
Il piano prevede interventi per 24 milioni di euro complessivi: «Di questi, circa sei milioni provengono dalle casse del Comune, mentre la parte più consistente, 18 milioni di euro, la metterà il governo se decidesse di approvare il nostro programma – spiega il sindaco di Genova, Marco Doria – Si tratta della cifra più alta che avremmo potuto chiedere nell’ambito delle risorse messe a disposizione a livello nazionale». Si fa riferimento ai finanziamenti che lo Stato destina agli enti locali con il “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia”.
«È un progetto organico sul quale i nostri uffici hanno lavorato tutto agosto per poterlo presentare al governo entro la fine del mese – ricorda Doria – Puntiamo a far riprendere quota a questi quartieri. Ma non solo. Molti edifici di cui parliamo sono beni di valore storico e artistico che devono riscoprire la loro funzione sociale ed essere valorizzati».
Un piano esteso, ma con una propria logica e continuità, secondo l’assessore comunale ai Lavori pubblici Giovanni Crivello: «Questo piano – commenta – spero ci possa consentire di realizzare interventi molto importanti e molto attesi dalla popolazione. Si tratta di lavori complessi e necessari, che contribuiranno a rendere più vivibili i quartieri, a far crescere il senso di comunità e a risolvere alcuni problemi che i residenti hanno più volte evidenziato. Mi piace ricordare il coinvolgimento dei municipi, imprescindibile presidio di dialogo con la cittadinanza».