La festa al Padiglione Blu della Fiera di Genova con cui Amico & Co. ha celebrato l’investimento da 27 milioni per realizzare lo shiplift (qui l’articolo con tutte le informazioni), ha rappresentato non un punto di arrivo, ma di partenza per la cantieristica legata alla nautica nel capoluogo ligure.
Non è un caso che Alberto Amico, presidente dell’azienda, pochi giorni dopo sia stato tra gli 8 relatori dei progetti principali della cosiddetta “Genova Agenda“, il nuovo modo di lavorare, da parte dell’amministrazione, sui progetti di sviluppo della città.
Il più importante investimento di un privato nel porto di Genova da molti anni a questa parte, consentirà un beneficio a cascata su diversi settori dell’indotto: commercio, mercato immobiliare, turismo, solo per citare i principali.
Il refitting di un mega yacht comporta la sosta in città dell’equipaggio, con benefici per chi mette a disposizione gli appartamenti per esempio. Il personale di bordo resta a Genova per circa un mese e mezzo. Attraverso la società Amico Servizi, gli equipaggi usufruiscono dei servizi di trasporto, ma hanno anche l’imbarazzo della scelta tra proposte turistiche, culturali e commerciali. Si parla di circa 1200 persone. È già capitato, fanno sapere da Amico & Co. che il personale, una volta visitata Genova e la Liguria, decidesse poi di tornare magari con la famiglia.
Per ogni euro speso nella nautica, tre vanno al territorio, secondo gli studi del settore. Il vantaggio di avere molti più slot a disposizione in contemporanea consente di moltiplicare i benefici. Non è un caso che i progetti di espansione di Amico & Co. non siano terminati, visto che con la concessione del 60% della darsena nautica, l’obiettivo è far restare a Genova a lungo più megayacht possibili, creando un Marina ad hoc.