«Deve durare mille anni, deve essere concepito così. E non è una battuta. Sarà un simbolo del cordoglio della città, ma il cordoglio deve trasformarsi in qualcosa di più profondo, bisogna arrivare all’elaborazione del lutto, e il ponte rappresenterà anche l’elaborazione del lutto». Così Renzo Piano, chiamato dal sindaco di Genova Marco Bucci e dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a proporre un’idea per la ricostruzione del nuovo ponte sul Polcevera, ha definito l’essenza del progetto che ha donato alla città.
L’architetto genovese ha presentato il progetto questo pomeriggio in Regione, insieme al sindaco, al governatore, a Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia e Autostrade per l’Italia, e a Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, in una conferenza stampa tenuta al termine di una riunione operativa indetta per pianificare i lavori di demolizione e costruzione.
«Per mille anni e più – ha ribadito Piano – il nuovo ponte dovrà rappresentare questa elaborazione. C’è qualcosa della nave in questo ponte – ha aggiunto – arrivando a Genova si vedrà una sorte di strana nave che attraversa il Polcevera e che sarà una presenza che in qualche modo conforterà la città. La sua bellezza non sarà cosmetica, ma essenziale».
Piano ha condiviso l’auspicio di Bucci e Toti circa la rapidità dei lavori, ma ha sottolineato che «tempi brevi non significa fretta».
Il nuovo ponte avrà un colore forse molto chiaro, vicino al bianco, poggerà più del precedente sul terreno, sarà realizzato in acciaio, avrà quattro corsie più quelle d’emergenza e dimostrerà che «Genova sa trasformarsi senza sprecare niente e che Genova è laboratorio d’Italia».
Castellucci ha dichiarato che la riunione «è stata intensa e molto costruttiva, dalla riunione di questa mattina è nata una squadra piena di voglia di fare. Troveremo in seguito le modalità tecnico-amministrative per consolidare questa collaborazione». I costi dell’opera non sono stati ancora definiti. «Ma il vero costo di questo progetto è il tempo – ha aggiunto l’ad di Autostrade e Atlantia – anche se l’attenzione ai costi è segno di intelligenza progettuale».
Fincantieri è stata coinvolta nella realizzazione della nuova opera su proposta del governo e probabilmente verrà costituito un consorzio tra Autostrade, il gruppo navalmeccanico e studio Piano. Anche l’ad di Fincantieri Giuseppe Bono è uscito soddisfatto dalla riunione. «Mettere insieme diverse competenze nel marasma che è avvenuto – ha spiegato – non era facile. Ci impegniamo a costruire il nuovo ponte perché lo merita la città, lo meritano i genovesi, lo meritano i poveri morti e lo merita l’Italia. Dobbiamo fare vedere al mondo che possiamo fare bene e in poco tempo, come abbiamo sempre fatto».
Bucci ha annunciato che gli uffici comunali stanno lavorando per bandire a breve un concorso internazionale per la ricostruzione dell’area danneggiata dal crollo del ponte e per la riqualificazione del quartiere: «Ho sempre detto che da questa tragedia vogliamo cogliere le opportunità per rendere Genova ancora più bella di prima. Chiediamo di ridisegnare l’area che sta sotto ponte e che comprende anche Campasso, col motto di costruire sul costruito».
Toti ha annunciato che «entro ottobre-novembre dovrebbe essere pronto il nuovo ponte sul Polcevera. Non potrà essere un ponte normale – ha spiegato – per il carico di dolore che porterà con sé, sarà un’opera ricca di significato che resterà come ricordo della tragedia e come testimonianza del proposito della città di non arrendersi».