Chiudono in rialzo le principali borse europee, incoraggiate dall’andamento di Wall Street e dall’accordo commerciale fra Usa e Messico preannunciato dal presidente Usa Donald Trump. Parigi segna + 0,86%, Francoforte +1,16%. Londra chiusa per festività. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 23.038,93 punti (+0,28%) a FtseE Mib a 20.797,82 punti (+0,27%).
Milano ha risentito della previsione del vicepresidente del consiglio dei ministri Luigi Di Maio di un prossimo «autunno caldissimo» in vista della legge di bilancio e delle dichiarazioni del leghista Alberto Bagnai, presidente della commissione Finanze del Senato che definisce il tetto del deficit al 3% «senza basi scientifiche». Anche i dati Ocse sul pil italiano, che mostrano un rallentamento della crescita da +0,3% a +0,2% nel secondo trimestre a fronte del miglioramento complessivo dei 36 Paesi dell’Organizzazione (da +0,5% a +0,6%), devono avere indotto alla cautela gli operatori. Ha trainato Piazza Affari Fca (+3,46%) in scia all’accordo Usa-Messico .
Sul fronte dei cambi, il dollaro continua a perdere terreno nei confronti dell’euro. La divisa europea alla fine delle contrattazioni è scambiata in rialzo a 1,167 rispetto al dollaro (contro 1,1628 di venerdì).
Stabile il greggio, con il Wit con consegna a ottobre piatto a 68,76 dollari al barile, mentre il Brent è in moderato rialzo a 76 dollari (+0,25%).
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund è poco mosso a 278 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,155%, in attesa dell’aggiornamento di Fitch del rating sul debito dell’Italia, in agenda il 31 agosto.