Le Borse europee terminano la giornata in rialzo, ma il listino milanese vola e lo spread chiude in contrazione. A incoraggiare gli operatori di Piazza Affari è stata forse la voce, in circolazione da ieri sera, di un possibile Governo politico. Oggi non si sono avute svolte decisive ma il presidente del consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, questo pomeriggio è rientrato a Montecitorio dopo il colloquio informale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella senza sciogliere la riserva e, secondo fonti del Quirinale, il motivo sarebbe la volontà di non forzare sui tempi per permettere la formazione in extremis di un eventuale Governo politico.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 23.905,82 punti (+2,07%) e Ftse Mib a 21.797,82 punti (+2,09%), lo spread tra il Btp e il Bund tedesco ha chiuso a 254 punti, dopoessere rimasto a lungo intorno a quota 270. Il rendimento del decennale scende sotto al 3%, al 2,913%.
Il Cac di Parigi segna-0,2% scontando però lo stacco delle cedole, Ftse 100 di Londra+ 0,75%, Francoforte+0,93%, l’Ibex di Madrid +0,47%.
A Piazza Affari sono risaliti i due settori più penalizzati negli ultimi giorni: banche e utility. Tra le performance migliori: Mediobanca+7,06%, Finecobank +6,44%, Poste Italiane +4,19%, Unipolsai +4,12%, Terna +4,06%, Fca (+4%) che domani presenterà l’ultimo piano di Sergio Marchionne.
Per quanto riguarda il petrolio, il Wti sale del 2,1% a 68,13 dollari al barile.
Sul mercato valutario l’euro/dollaro torna su 1,16 dollari a 1,162 (da 1,155 ieri sera). Euro/yen a 126,55 (da 125,65) mentre il dollaro/yen è a 108,89 (da 108,75).