Cina e Fmi rilanciano le Borse europee. l’Ufficio nazionale di statistica della Cina ha reso noto che l’economia del Paese è cresciuta del 6,8% nel primo trimestre del 2018, mantenendo lo stesso passo degli ultimi tre mesi dello scorso anno e facendo meglio delle attese medie degli analisti di un rallentamento fino a +6,7%.
Il Fmi ha annunciato che secondo le stime Eurolandia nel 2018 realizzerà un pil in aumento del 2,4%, vale a dire 0,2 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di gennaio e 0,5 su ottobre. Per il 2019 la crescita è stimata al +2,0%, invariata su gennaio. Il Fmi rivede al rialzo anche le stime di crescita per l’Italia: dopo il +1,5% del 2017, il pil 2018, salirà dell’1,5%, 0,1 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di gennaio. Per il 2019 la crescita viene confermata all’1,1%. Rispetto al World Economic Outlook di ottobre, le stime per l’Italia sono state riviste al rialzo di 0,4 punti per il 2018 e di 0,2 punti per il 2019.
Positivo anche l’impatto sui listini europei dell’apertura di Wall Street in scia agli ottimi risultati trimestrali riportati da Goldman Sachs, Netflix e altri gruppi.
Il Dax di Francoforte segna +1,57%, Londra +0,50% e Parigi +0,76%. Milano termina in territorio nettamente positivo, con Ftse Italia All-Share a 25.894,94 punti (+1,29%) e Ftse Mib a 23.649,04 punti (+1,37%).
A Piazza Affari bene i bancari (Banca Carige +2,44%) ed exploit di Fca (+3,7%) e Cnh Industrial (+2,95%).
Sul fronte dei cambi, l’euro ha chiuso a quota 1,2342 dollari (da 1,236 ieri in chiusura) e a 132,23 yen (da 132,6). Dollaro/yen a 107,14 (da 107,24).
Per quanto riguarda il petrolio, il wti con consegna maggio ha chiuso invariato a 66,23 dollari al barile.
Chiusura in ribasso per lo spread tra Btp e Bund a 125 punti base, da 126 punti dell’apertura. Il rendimento del decennale è all’1,758%.