Il consiglio regionale ha approvato con 16 voti a favore (maggioranza di centrodestra) e 13 contrari (minoranza) il disegno di legge n. 155: Rendiconto Generale dell’Amministrazione della Regione Liguria per l’esercizio finanziario 2016.
Nel corso della gestione del bilancio 2016 sono state accertate entrate per complessivi 5 miliardi e 284 milioni di euro e registrati impegni di spesa per complessivi 5 miliardi e 298 milioni di euro. Il totale delle riscossioni è stato di complessivi 5 miliardi e 158 milioni di euro ed il totale dei pagamenti è stato di complessivi 5 miliardi e 310 milioni di euro, con un fondo di cassa al 31/12/2016 di 110 milioni e 186 migliaia di euro. Il risultato di amministrazione al 31/12/2016 a fine esercizio si attesta a 95 milioni e 490 migliaia di euro.
Luca Garibaldi (Pd) ha espresso parere negativo «per un indebitamento eccessivo e il ricorso esponenziale ai mutui, che non sarà più possibile fare dall’anno prossimo. Vorremmo quindi conoscere le azioni che metterà in campo l’amministrazione – ha aggiunto – per cambiare l’impostazione che fino ad ora ha condizionato la giunta in modo pesante, con una politica molto elastica sull’indebitamento rispetto al quadro di equilibrio che aveva ereditato». Garibaldi ha quindi criticato, in particolare, la gestione della sanità, della spesa farmaceutica e le politiche sul territorio.
Alice Salvatore (Movimento 5 Stelle) ha detto: «ci sono tante ombre e poche luci, tante risorse disponibili non messe a disposizione dei cittadini e degli utenti e non gestite in modo ottimale nel corso del 2016». Salvatore ha sottolineato che «a fronte di uno stanziamento di 150 milioni di euro ne vengono utilizzati, cioè impegnati, solamente 57 milioni».
Secondo Gianni Pastorino (Rete a sinistra&liberaMenteLiguria) «questo è un rendiconto di resistenza dove non vedo un ragionamento di sviluppo per la nostra regione». Pastorino, inoltre, ha espresso forti perplessità perché in alcuni capitoli di spesa, in particolare nella sanità, sarebbero state impegnate cifre superiori a quanto effettivamente stanziato.
Il consiglio ha approvato con 16 voti a favore (maggioranza di centrodestra) e 12 contrari (minoranza) il Disegno di Legge n. 168: “Assestamento al bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2017-2019”.
Come previsto dalle norme vigenti sono stati aggiornati sia i residui attivi e passivi presunti all’1 gennaio 2017 sia il risultato di amministrazione relativo all’esercizio finanziario 2016. Inoltre si riduce sensibilmente il debito della Regione (6,7 milioni di euro). Non sono presenti altre variazioni di natura politica o discrezionale.
Luca Garibaldi (Pd) ha dichiarato: «dbilancio la giunta aveva spiegato che si trattava di variazioni che avevano un carattere di urgenza e che in fase di assestamento ci sarebbe un ragionamento politico». Secondo Garibaldi questo, però, non è avvenuto. «Ci sono, inoltre, alcune poste di bilancio senza copertura adeguata e non sono state attuate – ha aggiunto – quelle variazioni che potevano dare spazio allo sviluppo». Secondo il consigliere la politica di bilancio della giunta è compiuta «in modo burocratico solo rispettando gli obblighi di legge». Secondo Garibaldi, infine, non c’è da parte della giunta una volontà politica di affrontare alcuni temi.
Il consiglio con 16 voti a favore (maggioranza di centrodestra) e 12 contrari (minoranza) ha approvato la proposta di deliberazione n. 55 “Documento di economia e finanza 2018-2020”.
Il documento approvato dalla giunta in questa fase dell’anno non contiene alcun riferimento quantitativo e di bilancio perché per questi si attende la Nota di aggiornamento al DEF nazionale in settembre.
Il provvedimento, che si compone di due sezioni, contiene la batteria di obiettivi articolati per Missioni e Programmi di bilancio che sono stati definiti come strategici dai vari Assessorati/Dipartimenti per il perseguimento delle politiche dell’Ente ispirate al Programma di legislatura e vanno in direzione dell’attuazione del “Growth Act”.
Nella prima sezione viene aggiornato e implementato il quadro del contesto macroeconomico di riferimento (regionale/nazionale ed internazionale) in cui la Liguria si trova inserita e vengono descritti puntualmente gli obiettivi strategici tematici collegati alle Missioni e Programmi di bilancio; In particolare, rispetto alla “fotografia” del contesto macroeconomico regionale, pur registrando un quadro economico sicuramente più fragile rispetto alle altre regioni del nord, dove si registrano ad esempio dati ancora non positivi sull’occupazione e la salute delle imprese,secondo l’amministrazione non si possono non sottolineare alcuni trend positivi in alcuni settori economici che possono rappresentare il volano per l’inizio di una ripresa economica più marcata.
In particolare vanno sottolineati: il trend positivo per l’export ligure nel primo trimestre 2017 dell’anno con un incremento pari al 23,1%, la costante crescita del Turismo, che nel 2016 ha fatto registrare un incremento sia negli arrivi con una media di + 4,38%, che nelle presenze con una media di + 5,40%. Rispetto agli obiettivi strategici tematici collegati alle Missioni e ai programmi va sottolineato come dopo due anni di governo, essendo ormai chiari gli obiettivi programmatici della Giunta, è stato deciso di trasformare gli Obiettivi di Missione in Obiettivi della X legislatura e sono stati di conseguenza fissati i seguenti Obiettivi di legislatura per ciascuna Missione del Bilancio.
Obiettivi di legislatura che vengono quindi fissati come di seguito descritti:
1 Trasformare la governance regionale rendendola sempre più capace di interpretare i bisogni dei cittadini
3 Promuovere e coordinare azioni finalizzate all’educazione alla legalità e al contrasto alla criminalità e sviluppare iniziative in materia di sicurezza urbana
4 Razionalizzazione del sistema regionale di istruzione e formazione professionale (LeFp) e implementazione del sistema duale in Regione Liguria
5 Promozione della cultura come fattore di sviluppo economico e sociale per farla diventare un’opportunità di ricchezza per la Liguria
6 Promuovere e incentivare la partecipazione dei giovani alla vita sociale e alla pratica sportiva
7 Promozione della competitività e valorizzazione del sistema turistico regionale
8 Valorizzare e riqualificare il territorio dal punto di vista paesistico-ambientale e degli insediamenti pubblici e privati
9 Consolidare le azioni di tutela del territorio dal punto di vista paesistico-ambientale e rafforzare le misure a difesa del rischio idrogeologico
10 Trasformare il trasporto pubblico in uno strumento per la mobilità e la vivibilità urbana e favorire l’uscita della Liguria dal suo isolamento infrastrutturale
11 Aumentare e valorizzare il ruolo della Protezione Civile come supporto delle criticità del territorio dalle fasi di prevenzione fino a quelle del post-emergenza
12 Rafforzare il sostegno alla fragilità sociale ed implementare gli interventi di sostegno per la famiglia
13 Promuovere il benessere e accrescere la qualità della vita dei cittadini liguri arrivando alla costruzione di un sistema sanitario efficiente ed efficace che ponga al centro la persona, che garantisca prevenzione e cure appropriate, tutelando e facilitando la libera e consapevole scelta del cittadino stesso
14 Favorire e promuovere il sistema di competitività delle imprese liguri dando attuazione al Growth Act
15 Fronteggiare il problema della disoccupazione giovanile e quello dei giovani inattivi mettendo in campo politiche di istruzione formazione in grado di generare opportunità lavorative
16 Creare le condizioni per favorire lo sviluppo e il consolidamento dell’agricoltura, della forestazione e della pesca in Liguria
17 Contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti e ai consumi in termini di energia utilizzata.
Nella seconda sezione si prova a delineare il quadro della finanza pubblica nazionale e regionale al fine di rappresentare le grandezze in gioco in vista della sessione di bilancio di autunno.
Resta forte il contributo, sia in termini di indebitamento netto che di saldo netto da finanziare, richiesto alle Regioni e contestualmente va evidenziato come i massicci interventi normativi, espressi anche come “incursioni sulla base imponibile regionale”, che hanno fortemente ridimensionato il gettito Irap che, anche per effetto della congiuntura, livellino notevolmente il peso specifico nel complesso delle risorse a disposizione.