C’è una pralina al liquore Camatti, un’altra con la focaccia, un’altra ancora a base di un vino medievale, e poi i “mandilli” dolci e i cioccolatini profumati alle erbe aromatiche, racchiuse in una confezione di cartone riciclato che ricorda una tipica persiana genovese. I dieci allievi del corso da cioccolatiere, realizzato da Iscot Liguria con il contributo della Regione, hanno oggi presentato le loro creazioni, al termine di 300 ore di percorso formativo.
Guidati dal pasticcere e cioccolatiere Paolo Lo Curzio, gli allievi, che mai avevano “toccato” il cioccolato prima di questo corso, si sono cimentati in percorsi teorici e in prove pratiche, attraverso le tecniche base e quelle più complesse di lavorazione di questo prodotto. Le lezioni si sono svolte nel laboratorio di Iscot Liguria, situato al piano ammezzato del mercato Romagnosi, a Genova, dove si svolgono regolarmente i corsi di panificazione, di preparazione della focaccia e, serale, da barman: «Un percorso formativo che abbiamo valutato di grande livello e di grande qualità – commenta Oscar Cattaneo, presidente di Iscot Liguria – credo ci siano anche ottime possibilità occupazionali per i ragazzi».
Oltre alle tecniche di lavorazione del cioccolato, gli allievi hanno potuto accrescere il proprio bagaglio formativo anche con nozioni utili per qualsiasi professione nel campo della ristorazione: «Ho cercato di trasmettere loro l’ossessione per la pulizia e l’ordine, sul lavoro ma anche in testa – spiega Lo Curzio – in questo lavoro l’igiene e la pulizia sono fondamentali ed essere attenti a questo li rende preparati per qualsiasi profilo professionale. Al momento credo siano pronti per poter stare in un laboratorio».
Divisi in gruppi, gli allievi hanno preparato delle praline personalizzate, con un unico filo conduttore: Genova. Le creazioni sono state affiancate anche da un’analisi di mercato, con l’obiettivo di commercializzarle. Alcune di loro sono già sulla buona strada.