Ha conquistato gli Stati Uniti con un prodotto di nicchia, caratterizzato da alta qualità, tecnologia ed eccellenza tutta made in Italy. Stiamo parlando di Arinox, azienda del gruppo Arvedi, un colosso nel settore siderurgico. Attiva a Sestri Levante, Arinox è l’unico produttore italiano di laminati sottili ed extra-sottili in acciaio inossidabile. Un prodotto “che c’è ma non si vede”, componente fondamentale di moltissime produzioni nei campi dell’automotive, della petrolchimica, dell’edilizia e del biomedicale: viene impiegato nella costruzione delle automobili, così come in quella delle finestre.
L’azienda, fondata nel 1989 nella cittadina del Levante ligure, conta su uno stabilimento di 150 mila metri quadrati e occupa circa 250 persone. Una realtà in salute e in crescita da almeno sette anni, in termini sia di fatturato, sia di produzione: «Siamo partiti nel 1989 con 12 mila tonnellate annue di produzione, oggi viaggiamo sulle 50 mila – spiega Alberto Bagna, direttore commerciale di Arinox – Un’importante espansione sulla quale ha inciso soprattutto il biennio 2007-2008, periodo in cui l’azienda ha investito moltissimo per aumentare non solo i volumi, ma anche il fattore innovativo e di alta tecnologia: sono i principali elementi che ci contraddistinguono sul mercato».
A partire dal 2008 i nastri di precisione prodotti da Arinox diventano i primi a essere realizzati a una larghezza superiore allo standard esistente fino ad allora, passando dai 650 ai 1.270 millimetri. Oggi l’azienda è arrivata a 1.500 millimetri. «In questo modo il nostro laminato è diventato molto più competitivo sul mercato – commenta Bagna – Siamo riusciti a rendere il nastro di precisione, da sempre costoso, un prodotto appetibile economicamente e più compatibile con le esigenze dei nostri clienti. Ma allo stesso tempo la qualità resta altissima».
Ed è proprio questa qualità, unita all’alto valore hi-tech, che ha consentito ad Arinox di sbarcare negli Usa, facendone oggi il Paese che pesa per il 20% sul suo export totale: «Vendiamo il nostro prodotto per l’85% circa all’estero – dice Bagna – Oltre agli Stati Uniti, per noi un importante mercato di riferimento è la Germania». Gli Stati Uniti e la Germania rappresentano anche i principali competitor dell’azienda: «Soprattutto le aziende a stelle e strisce – precisa il direttore commerciale – anche se, con nostra grande sorpresa, siamo spesso riusciti a “batterle sul tempo”: sembrerà strano, ma le nostre consegne hanno tempistiche inferiori rispetto a quelle dei locali». E tra i risultati degli investimenti aziendali, c’è proprio lo sbaragliamento della concorrenza tedesca: «Investire e migliorare la nostra produzione ha fatto la differenza, perché ci ha consentito di posizionare il nostro prodotto una spanna sopra la Germania – ricorda Bagna – Rispetto alla controparte tedesca, siamo decisamente più competitivi».