«È in fase di valutazione una flotta ro-ro dal porto di Marina di Carrara a Tolone per alleggerire il traffico autostradale in Liguria».
Lo ha rivelato il viceministro Edoardo Rixi nel suo intervento al convegno “Il sistema portuale italiano: hub di innovazione al sostegno dell’economia“, nell’ambito della Genoa shipping week.
«Ogni anno dalla Liguria passano all’incirca 2 milioni e mezzo di camion, un milione e 100 mila in entrata e un milione e 400 mila in uscita. Dovremmo abbattere almeno di 3-400 mila camion il transito e stiamo provando a fare una linea “campione” con 100-150 mila camion».
Per ora, fa sapereRixi, si tratta ancora di una fase di studio, come ha confermato anche il commissario straordinario dell’Adsp del Mar ligure orientale Bruno Pisano, per capire se la linea potrà reggere dal punto di vista econonomico. «Vorrebbe dire consentire di effettuare i lavori in autostrada senza avere 15 chilometri di coda».
Sulle infrastrutture si è espresso anche il presidente della Regione Liguria Marco Bucci: «Lo sviluppo della nostra Regione si fonda su tre basi fondamentali: la Blue economy, l’alta tecnologia e il turismo. Per garantire lo sviluppo di questi tre pilastri della nostra economia, che si basano tutti sulla capacità di muovere cose e persone, è necessario avere delle infrastrutture all’altezza. Non esistono molti luoghi al mondo dove, in un’unica area, si incontrano mare, ferrovia, autostrade e aeroporto. Non sfruttare questa posizione strategica sarebbe un errore nei confronti dei giovani e delle future generazioni: il nostro territorio deve consolidare e potenziare il suo ruolo di caposaldo della logistica italiana e internazionale, investendo sui trasporti via mare, ferro, aerei e su gomma in un’ottica intermodale. Ogni banchina deve essere servita da binari in grado di consentire la formazione in porto di treni da 750 metri, condizione necessaria per competere con il trasporto su gomma».
Bucci ha evidenziato anche il ruolo crescente di Genova nella rete globale dei dati digitali: «I porti oggi non gestiscono solo merci e persone, ma anche dati. A Genova approdano i cavi sottomarini che portano internet verso l’Europa: ogni anno si quadruplica la quantità di dati che arriva dall’Africa, e cresce anche quella dall’Asia. È un flusso che dobbiamo essere pronti a gestire, perché rappresenta una parte fondamentale del futuro».