L’alaccia, un mistero. Non perché questo pesce, comunissimo anche nel Mar Ligure, nasconda qualche segreto ma perché è incomprensibile la sua assenza dalla maggio parte delle nostre tavole. Forse perché costa poco? E allora si pensa abbia poco valore? I realtà il prezzo basso è dovuto al fatto chel’alaccia è abbondante e diffusa, e si pesca in grandi quantità. Ma non ha nulla da invidiare all’acciuga e soprattutto alla sardina, della quale è parente stretta.
L’alaccia appartiene alla famiglia Clupeidae, la stessa delle sardine e delle aringhe. In effetti alla sardina assomiglia molto, se ne distingue perché è più grossa – può arrivare fino a 25/30 cm di lunghezza ma in pescheria la troviamo al massimo sui 15 cm – è tozza e carnosa e ha una linea di colore giallo sul fianco. La sardina ha un corpo più slanciato e affusolato, e non ha la linea gialla.
Poiché è un pesce azzurro, l’alaccia, a quanto leggiamo sui siti che le sono dedicati, è un’ottima fonte di proteine a elevato valore biologico e acidi grassi polinsaturi Omega-3, vitamine sopratutto dei gruppi D e B, e sali minerali quali fosforo e selenio. Noi possiamo testimoniare per esperienza personale che è buona, il suo sapore è simile a quello della sardina, è più carnosa ma questo ci sembra un pregio. Ha fama di essere piena di spine ma a noi non sembra più spinosa della sardina, se lo è non lo è in misura tale da rendere fastidiosi la sua preparazione e il suo consumo.
E poiché nei mesi autunnali, tra ottobre e dicembre questo pesce – disponibile tutto l’anno – è fuori dal periodo di riproduzione, è proprio il momento di acquistarlo. La rubrica oggi non ha una ricetta ma un invito: comperate le alacce!
Qanto al modo di cucinarle, sono gli stessi delle sardine e delle accciughe: le alacce sono buone in umido, fritte, con impanatura o senza, gratinate al forno, ecc… E, specialmente nel Sud, si salano e si mettono sott’olio come le acciughe.
E il vino? Può cambiare secondo la ricetta, in linea di massima con le alacce dovrebbe andare bene un Vermentino.
Placet experiri!
(Foto di apertura di Chioggia Pesca-Mercato Ittico di Chioggia)