Si sono svolte ieri a Sestri Levante le prime elezioni delle Consulte di frazione, organi consultivi eletti dai cittadini istituiti dall’attuale amministrazione comunale con lo scopo di raccogliere istanze, esprimere pareri, promuovere iniziative e favorire il dialogo tra Cittadini e Istituzioni.
Si sono recati alle urne 1.456 cittadini.
Il sindaco di Sestri Levante Francesco Solinas dichiara: «L’obiettivo era quello di avere le rappresentanze dei quartieri e delle frazioni e quindi siamo totalmente soddisfatti: si tratta di un istituto nuovo e non si è voluto gravare economicamente sul bilancio comunale. In merito all’affluenza questa non deve e non può essere paragonata a quella delle tornate elettorali alle nazionali o referendarie ma nemmeno alle comunali dove l’informazione è capillare anche televisiva e postale partendo poi mesi prima. Per il futuro si potrà comunque lavorare meglio sulla comunicazione. Il dato più importante, però, è che le Consulte oggi ci sono: le abbiamo costituite e nonostante qualcuno abbia cercato di boicottarle abbiamo mantenuto l’impegno preso in campagna elettorale. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone coinvolte a vario titolo nelle operazioni di voto e in particolare i volontari che hanno prestato servizio ai seggi e gli uffici comunali interessati. Complimenti e buon lavoro ai Cittadini che sono stati eletti».
Si sono candidati in 62; ecco i risultati divisi per Consulte (gli eletti in grassetto; a breve sul sito dell’ente sarà disponibile il decreto di nomina).
Consulta 1 – Centro (5)
Gatto Massimo Gino (97), Romano Serena (62), Bixio Giovanni (49), Perazzo Federica (47), Antonietti Angela (28), Carluccio Nicodemo (26) Tedaldi Emiliano (15), Grecchi Bruna (4)
Consulta 2 – Santo Stefano del Ponte e Pietra Calante (5)
Cozzani Stefano (44), Cagiotti Cristina (31), De Cicco Francesca (26) Boggiano Vanessa (24) Garibaldi Marisa (17), Beronio Marina (13)
Consulta 3 – Pila (5)
Cipriani Gianna (74), Insalaco Giovanni (65), Muzio Renzo (65), Lia Gregorio (24) Pinasco Irene (16), Ghelarducci Carolina (12).
Consulta 4 – San Bartolomeo della Ginestra (5)
Stagnaro Giancarlo (36), Fiorini Mirko (26), Barbieri Bilits (25), Podestà Roberto (22), Didomenico Danilo (22), Olivieri Nicolò (18), Valsuani Guido (13), Gregorio Sandro (8).
Consulta 5 – Borgo di Riva (5)
Bracco Silvia (116), Farina Sandro (70), Sartor Luigi (56), Zeka Eugent (52), Montanari Laura (31), Noceti Marina Maria (14), Minetti Vallì (11).
Consulta 6 – Borgo di Trigoso e Contrada Pestella (3)
Bracco Giuseppina (14), Zazzi Emanuele (14), Pliocenico Carlo (12).
Consulta 7 – Lavagnina (5)
Nicolini Luigi Dino (62), Corchia Paola (34), Smith Giorgio (29), Brinzo Marco (19), Da Soghe Roberto (11), Siragusa Simone (8).
Consulta 8 – Santa Vittoria, Santa Margherita di Fossa Lupara (5)
Castelletti Lara (48), Ferrando Gabriella (48), Lucchetti Vittorio Massimo (48), Rossi Enrico (21), Milanta Marcello (17), Valle Antonietta (12), Daneri Roberto (11).
Consulta 9 – Montedomenico, Villa Libiola, Villa Tassani (3)
Bernardello Marco (37), Gori Viviana Pina (35), Nicolini Gabriele (29)*, Lastrico Vanessa (29)*, D’orto Fabio (22), Tassano Maria Assunta (14), Muzio Mattia (12).
Consulta 10 – San Bernardo, Villa Loto, Villa Azaro (3)
Gandolfo Stefano (41), Nicolini Lauretta (30), Baldi Luca (6)*, Gianelli Davide (6)*.
*il regolamento prevede che in caso di parità di voto sarà eletto il candidato più giovane.
Opposizione rammaricata
Progresso Per Sestri parla di flop: “Con rammarico – si legge nella nota – ma senza sorpresa, prendiamo atto della disastrosa affluenza al voto per le Consulte di quartiere: appena il 10% dei cittadini sestresi ha partecipato alla consultazione voluta dal sindaco Solinas per cercare di puntellare il proprio consenso, dopo mesi di sofferenza della maggioranza. Un risultato che conferma ciò che avevamo denunciato fin dall’inizio: uno strumento che poteva e doveva rappresentare un’occasione di vera partecipazione democratica, era anche inserito nel nostro programma, è stato trasformato dall’Amministrazione in mera propaganda politica. Ma i cittadini non si sono lasciati ingannare, e la loro assenza alle urne è la risposta più eloquente. In consiglio comunale avevamo proposto di dare alle Consulte poteri reali, con pareri vincolanti e non solo consultivi, e di dotarle di un piccolo budget per affrontare i problemi quotidiani delle frazioni. Tutto respinto senza esitazione dalla maggioranza. La verità è che la Giunta non voleva creare organismi indipendenti capaci di incidere, ma semplici comitati di facciata, funzionali solo al proprio tornaconto politico. Non è un caso che, nelle settimane precedenti al voto, abbiamo assistito al solito teatrino: attivismo social degli ultras del sindaco, candidati di bandiera scelti con cura e schierati in ogni consulta, e un’operazione di marketing che nulla aveva a che fare con l’ascolto reale dei cittadini. Il verdetto delle urne è stato però implacabile: solo il 10% dei sestresi ha votato, e molti candidati benedetti dalla maggioranza hanno raccolto poco o nulla, con i cittadini che hanno premiato le voci dell’opposizione nei quartieri a raccogliere il consenso più importante. Segnaliamo in particolare il risultato della frazione di Riva – la più grande della città – dove la pessima gestione della chiusura della scuola primaria Umberto I da parte della giunta ha spostato le sorti del risultato ed anche l’ottimo risultato del quartiere di Pila che boccia il suo residente Solinas”.
Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia) e Marco Conti (Fratelli d’Italia) in una nota congiunta affermano: “Si sono inventati il giochino, hanno giocato da soli. E hanno pure perso. Le elezioni per le Consulte sono state un disastro per l’amministrazione Solinas che tanto si è spesa per organizzare male e in tutta fretta queste consultazioni. L’unico programma elettorale che non prevedeva le Consulte di frazione era il nostro, abbiamo più volte spiegato all’amministrazione i rischi cui andava incontro. Nonostante questo, abbiamo cercato -inascoltati – di correggere il regolamento strampalato e inadeguato che avevano buttato giù con un livello istituzionale adatto alla conta per chi sta sotto a nascondino. Abbiamo segnalato il rischio di un completo disinteresse della cittadinanza per un istituto che, realizzato in questo modo, non produce l’effetto dichiarato e atteso. La maggioranza ha convocato i comizi in piena estate, contando sul disinteresse alle candidature da presentarsi sotto Ferragosto, e sperando di fare il pieno. Ha ignorato l’esistenza di una Commissione elettorale monca, costituita da soli esponenti del gruppo del sindaco, senza rappresentanza dell’opposizione. Per settimane il sindaco ha usato i canali social propri e del Comune per chiamare i cittadini al voto, tutti i suoi fedelissimi si sono scatenati sui social, con qualcuno che è arrivato a ripetere per quattro volte nel giorno delle urne aperte la chiamata ai seggi. Insomma, hanno giocato tutto su questo appuntamento e l’hanno fallito. Hanno portato al voto meno del 10% degli aventi diritto. Dove si sono presentati spontaneamente cittadini candidati non allineati alla squadra della maggioranza hanno ottenuto sempre il successo maggiore, battendo quelli che erano espressione di questa maggioranza. Una sconfitta nella sconfitta che certifica, nonostante l’arrampicata sugli specchi del sindaco, la profonda distanza della città con un sindaco votato appena due anni fa. Il silenzio imbarazzato di queste ore di tutti gli esponenti di maggioranza e dei loro megafoni social è eloquente. Adesso, dopo la favoletta raccontata dal sindaco, andranno a dire che è stato un successo. Se la raccontino pure, continuino pure a navigare verso il naufragio. L’importante è non contraddire il sindaco”.
Il presidente e il consiglio direttivo del Circolo Territoriale di Fratelli d’Italia di Sestri Levante e della Val Petronio scrivono: “In senso generale, il risultato della risposta della cittadinanza parla da solo: appena più del 9% di chi poteva votare, si è recato alle urne, nonostante esse fossero aperte alla cittadinanza ben dodici ore, dalle otto del mattino alle otto di sera. Il significato di questo risultato è semplice: l’Amministrazione ha sprecato tempo, soldi e risorse, per fare qualcosa che non interessava a nessuno. L’Amministrazione ancora una volta si è rivelata per quello che è: incapace; incapace di capire i reali bisogni della cittadinanza. Anche di quella che inizialmente l’ha sostenuta. Un flop politico, un costoso flop politico. Sì, costoso; nonostante i presidenti e gli scrutatori al seggio fossero volontari non retribuiti. Si pensi ai costi per i manifesti, le schede, agli operai del Comune coinvolti per l’allestimento dei seggi, al lavoro extra dei diversi uffici comunali. Facile sbagliare con i soldi degli altri. Ma la cosa che più di tutto preoccupa è quella di aver sentito il Sindaco parlare di un tentativo di boicottaggio delle consulte. Speriamo, anzitutto, che non si riferisca alla minoranza in consiglio, soprattutto quella di centrodestra, di cui Fratelli d’Italia fa parte. Posto che come il centrodestra di Sestri Levante ha da subito ritenuto questa iniziativa inutile, come appunto si è rivelata, Fratelli d’Italia ha attivamente partecipato alla messa in opera della giornata elettorale, sia con scrutatori volontari che con candidati, molti dei quali eletti. Per favore, il sindaco faccia nomi e cognomi di chi, secondo lui, avrebbe cercato di boicottare le Consulte, per lo meno in virtù di una decantata trasparenza, se non per evitare essere considerato un parolaio”.
Il gruppo Solinas sindaco risponde
Il gruppo consiliare Solinas sindaco replica: “Spiace constatare che, per loro, la democrazia sembri funzionare a senso unico: le Consulte non andrebbero bene solo perché istituite da questa Amministrazione, e perché sarebbero viste come un tentativo di ricerca di consenso. Tralasciando il fatto che si tratta di un impegno di mandato, approvato a suo tempo anche da Claudio Muzio, che oggi sembra diventato un riferimento quasi ossessivo per l’ex candidato Francesco Muzio, che continua a invocarlo supplicandolo di agire per fare in modo di contrastarci. Poi, a maggior ragione, crediamo sia più logico e costruttivo utilizzare questi strumenti democratici per mettere in discussione l’operato dell’Amministrazione, confrontarsi, proporre idee e portare avanti le proprie posizioni politiche in modo trasparente e partecipato, anziché delegittimare a priori un processo che dà voce diretta ai cittadini”.