Avvio debole per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib cede lo 0,4% a 39.261 punti. Solo due titoli positivi dopo mezz’ora di scambi: Eni (+0,66%) e Tenaris (+0,63%). In calo Amplifon (-2,54%), Brunello Cucinelli (-2,44%) e Nexi (-2,36%).
Partenza debole per le Borse europee a causa delle tensioni in Medio Oriente, nel conflitto in Iran, oltre che per le previsioni della Fed sull’economia Usa. Parigi cede lo 0,66%, Francoforte lo 0,6%, Londra lo 0,35% in attesa della Bank of England che non dovrebbe peraltro intervenire sui tassi oggi.
Seduta negativa sui listini asiatici all’indomani della Fed, che ha abbassato le stime di crescita e indicato un aumento delle aspettative sull’inflazione americana. A preoccupare gli investitori è poi la possibile escalation nel conflitto fra Israele e Iran con l’intervento degli Usa.
Hong Kong cede l’1,95% a seduta ancora aperta, Tokyo nella fase di chiusura segna un calo nell’ordine dello 0,9%.
In giornata dalla banca centrale Svizzera alle ore 9.30 e dalla Bank of England alle 13 non si attendono interventi sui tassi.
Il prezzo del petrolio è fluttuante con i mercati in attesa di capire le prossime mosse del presidente Usa Donald Trump nel conflitto tra Israele e Iran. Il Brent è stabile a 76,73 dollari al barile, dopo aver perso fino all’1,3%. Il Wti con consegna a giugno guadagna lo 0,3% a 75,40 dollari. I prezzi del greggio questa settimana si sono mossi in un range di circa 8 dollari, con la volatilità in aumento.
Nei cambi l’euro è in lieve calo sul dollaro. Viene scambiato a 1,1452 dollari (contro 1,1508 della quotazione Bce di ieri), mentre nei confronti dello yen passa di mano a 166,32 (166,67 l’ultima quotazione Bce).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco torna a 100 punti base (+2,35%), il rendimento è a +3,54%.