È iniziato al Teatro Civico della Spezia il cuore della Blue Design Week: la conferenza Blue Design Summit, intitolata quest’anno From Water to Design, un claim che sottolinea il legame profondo tra il mondo marino e la progettazione nautica. La conferenza proseguirà fino a giovedì 15 con la partecipazione di esponenti dei più importanti studi di design, i principali cantieri del Made in Italy e imprese italiane e internazionali che contribuiscono, con il loro know-how, al completamento della filiera.
Il programma della prima mezza giornata, appena conclusa, ha visto la sessione istituzionale con la presenza dei principali stakeholder del settore e del territorio, per poi passare a due focus centrali: mercato e cantieri.
SuperYacht Times, una delle principali testate internazionali del settore, ha presentato lo studio annuale sull’evoluzione del mercato mondiale, aggiornato in esclusiva per l’evento della Spezia con un consuntivo, quasi in tempo reale, sull’andamento del primo trimestre di quest’anno.
I dati indicano chiaramente che il mercato delle barche superiori ai 30 metri, dove le rilevazioni sono affidabili, è entrato in una fase di stabilizzazione, se non di lieve riduzione complessiva. Dopo il picco di 375 nuove unità vendute nel 2021, il 2024 si è chiuso con 195 nuove vendite. Le consegne, da parte loro, continuano a crescere: dalle 163 del 2021 alle 228 del 2024, mentre i cantieri stanno gradualmente esaurendo il backlog di ordini accumulati, che all’inizio dello scorso anno aveva raggiunto le 695 unità, registrando quest’anno la prima flessione da anni, anche se contenuta.
Il dato più interessante è che il settore sta viaggiando a due velocità, una tendenza già emersa negli ultimi due anni. Tra il 2023 e il 2024, i nuovi ordini nel segmento tra i 30 e i 40 metri sono scesi del 20%, mentre il segmento immediatamente successivo, tra i 40 e i 50 metri – pur con volumi inferiori (circa la metà) – è cresciuto del 28%. La crescita resta positiva, al +13%, per tutti i segmenti superiori ai 40 metri.
Le ragioni di questo divario sono complesse e probabilmente legate all’incertezza dell’economia globale. L’impatto dei dazi, o anche solo dei loro annunci, potrebbe iniziare a riflettersi nei dati del primo quadrimestre: rispetto allo stesso periodo del 2024, le nuove vendite di unità tra i 30 e i 40 metri sono passate da 35 a 15, mentre quelle sopra i 40 metri sono scese da 36 a 26.
E l’Italia? Sempre parlando di barche superiori ai 30 metri, i cantieri italiani hanno venduto 120 unità nel 2024 (contro le 147 del 2023), il doppio rispetto alla somma di tutti gli altri Paesi concorrenti. Quanto al backlog, al 1° gennaio 2025 l’Italia contava 371 unità in portafoglio, pari al 53% del totale mondiale.
La dimensione media dei progetti italiani è di 44 metri e 517 tonnellate di stazza lorda: i cantieri italiani sono dunque chiamati a crescere anche nelle dimensioni dei progetti.
È uno dei punti emersi – insieme a quello dei margini, necessari per l’autofinanziamento degli investimenti – durante la sessione finale della giornata: una tavola rotonda con alcune aziende-faro capaci di orientare lo sviluppo del settore nei suoi diversi segmenti. Vi hanno preso parte: Vasco Buonpensiere, founder & ceo del Cantiere delle Marche, Diego Deprati, ceo di Baglietto, Sebastiano Fanizza, ceo di Next Yacht Group, e Vincenzo Poerio, ceo di Tankoa Yachts.
Il summit, organizzato da Clickutility Team e Promostudi La Spezia, è promosso dal Miglio Blu, con la partnership istituzionale di Regione Liguria, Comune della Spezia e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.
Maggiori informazioni sul programma a questo link.