In Liguria solo 1 startup innovativa su 10 è guidata da donne. Va un po’ meglio la presenza di startupper giovani, che risultano il 15,3% del totale. A dirlo è l’analisi del Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere che ha realizzato una mappa delle startup innovative in Italia.
La nostra regione, purtroppo, non brilla. La presenza dei giovani e delle donne è al di sotto della media nazionale, che li vede rispettivamente alla guida del 16,9% e del 13,6% delle startup. A fare da traino è proprio il Nord Ovest, con quasi il 37,3% delle startup giovanili italiane e con il 29,4% di quelle guidate da donne.
«La crescita e il rafforzamento di queste imprese sono essenziali per far sì che l’economia e l’innovazione italiana tenga il passo con l’Europa e con il resto del mondo», ha sottolineato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli.
In Italia le startup innovative nel 2024 erano 12.133, di cui più di un quarto nella sola Lombardia (3.321). In Liguria le startup risultano 248, di cui 28 giovanili e 26 femminili, concentrate quasi tutte in provincia di Genova.
Analizzando l’arco temporale tra il 2016 e il 2024, le startup innovative in Italia sono cresciute del 111,6%, le under 35 del 66,5% e quelle femminili del 121,2%. In Liguria l’accelerazione nella nascita delle startup innovative è stata ancora più significativa, con un +155,7% in 8 anni, ma non per quelle guidate dalle donne cresciute “solo” dell’85,7%. Le imprese innovative avviate dai giovani dal 2016 ad oggi sono invece raddoppiate (+100%).
«Le 12mila startup esistenti al momento pongono l’Italia al quarto posto in Europa, ci sono dunque ancora ampi spazi di miglioramento – ha commentato Tripoli -. A partire dalla partecipazione delle donne che appare ancora poco rilevante e va quindi ulteriormente incoraggiata. Tra tutte le startup esistenti, solo il 6,6% ha fatto scale up, cioè ha superato il milione di euro di fatturato o di capitale sociale tra il 2019 e il 2023. La percentuale è un po’ più alta (12,6%) tra le startup con brevetto in tecnologie strategiche. Le nuove leggi sulle startup innovative potranno favorire questo processo concentrando, ad esempio, le agevolazioni sulle imprese col maggior potenziale di crescita e innovazione e incentivando gli investimenti in ricerca e sviluppo».
In termini assoluti giovani e donne startupper restano più numerosi al Nord che detiene più della metà delle start up innovative under 35 del Paese (1.084 su 2.049) e oltre un terzo di quelle femminili (745 su 1.648). Come detto, il Nord Ovest fa da traino, con 765 startup giovanili e 485 guidate da donne. Nel complesso, comunque, le startup innovative presentano un’incidenza dei giovani quasi doppia rispetto a quella del totale delle imprese italiane (16,9% contro l’8,4%) e una quota di imprese femminili pari a circa la metà di quella del complesso delle aziende del Paese (13,6% contro 22,7%).