La sede genovese della Casa d’Aste Wannenes, Villa Carrega Cataldi, apre le porte all’esposizione di Dipinti Antichi e del XIX Secolo questa domenica 24 novembre.
L’asta è prevista per mercoledì 27 novembre,
Si tratta di una selezione esclusiva di opere di eccezionale valore storico-artistico, fra cui un nucleo di 24 provenienti da un’inedita collezione milanese.
Fra questi è necessario menzionare il San Giovanni Battista di Giovanni Luteri, detto Dosso Dossi, un pezzo straordinario stimato tra i 100.000 e i 200.000 euro. La tela, che si inserisce nel contesto della pittura emiliana del Cinquecento, è una sintesi perfetta della sensibilità artistica dell’epoca, con una commistione di influenze raffaellesche e leonardesche. Il dipinto Visione di San Bruno di Sebastiano e Marco Ricci è un altro highlight dell’asta, con una stima di 30.000 – 50.000 euro. Sebastiano Ricci, uno dei principali esponenti della rinascita della pittura veneta nel Settecento, lavorò a lungo con il nipote Marco, creando opere di grande raffinatezza e luminosità. Un altro pezzo di grande valore in catalogo è il Ritratto di giovane con berretto, fascia turchina e collare bianco di Vittore Ghislandi, detto Fra Galgario . Celebre per la sua capacità di cogliere l’animo umano, Ghislandi presenta in questa tela un giovane con sguardo intenso, simbolo della sua abilità nel ritrarre con grande realismo l’aristocrazia lombarda. Questo ritratto e gli altri due di Fra Galgario presenti in asta, Ritratto di frate e Ritratto di giovane con grande fascia avvolta a cappuccio, fanno parte di una serie di dieci che era stata prestata a una mostra di dipinti a Milano nel 1910. La stima per quest’opera è di 8.000 – 12.000 euro.
L’asta presenterà anche un’opera di Giovanni Pietro Rizzoli detto Giampietrino, Cristo portacroce, un dipinto del 1535 che si distingue per la sua forte carica emotiva e il contrasto tra luce e ombra. Questo capolavoro, attribuito al pittore milanese, affascina per la sua capacità di rappresentare la solitudine e la drammaticità della Passione. Il Cristo portacroce di Giampietrino è la principale opera scaturita da un’opera perduta di Leonardo, di cui rimane solamente un disegno custodito all’Accademia di Venezia. La stima per questo lotto è compresa tra 8.000 e 12.000 euro. Un’opera significativa di Giambattista Tiepolo sarà presente all’asta: Sant’Antonio da Padova, un dipinto che rispecchia l’evoluzione dell’artista negli anni Trenta, periodo in cui il pittore esplorava nuove modalità di composizione. L’opera era stata inizialmente attribuita dagli studiosi Molmenti e Sack, dal figlio di Giambattista, Giandomenico, sulla base di una fotografia che andò poi perduta. Il suo ritrovamento ha permesso a Giorgio Fossaluzza una riconsiderazione del dipinto e la sua appartenenza alla mano di Giambattista Tiepolo. La base d’asta per questa piccola pala è di 5.000 – 8.000 euro.
Tra gli highlights dell’asta, spicca il Ritratto del Principe Gaspare Paluzzi Albertoni di Jacob Ferdinand Voet, una delle opere più significative della ritrattistica barocca. Il dipinto, realizzato in occasione del matrimonio del principe Gaspare con Laura Caterina Altieri, per volere di Papa Clemente X, è stimato tra i 30.000 e i 50.000 euro. Un capolavoro che testimonia la straordinaria abilità di Voet nel cogliere l’introspezione psicologica e la vitalità dei suoi soggetti, con una particolare attenzione ai dettagli come l’armatura e i raffinati pizzi. Il dipinto è sottoposto a regime di notifica. Un altro importante pezzo in catalogo è il Sant’Andrea apostolo di Giovan Francesco Barbieri, detto Il Guercino proveniente dalla chiesa di San Martino Maggiore a Bologna. La tela, che offre un’affascinante testimonianza della maturità dell’artista, è stimata tra i 40.000 e i 60.000 euro.
In evidenza anche l’opera di Giuseppe Vermiglio, un “Tardo Caravaggio” che riprende il tema della Negazione di San Pietro (191), stimato tra i 30.000 e i 50.000 euro. L’influenza di Caravaggio è evidente nella scena drammatica, ma la pennellata morbida e la composizione equilibrata evidenziano anche la forte personalità dell’autore.
Tra i lotti più affascinanti si segnala anche un Capriccio architettonico con la veduta di San Pietro, un olio su tela di un pittore attivo a Roma tra il XVII e il XVIII secolo. L’opera, che celebra la grandezza della capitale, mostra una prospettiva straordinaria degli edifici iconici della Roma antica e barocca. La stima per questa tela è di 6.000 – 8.000 euro.
Tra le opere più intriganti spicca il Trompe l’oeil con un ragazzo e una scimmia in un giardino all’italiana di Jan Weenix, artista allievo del padre Jean Baptiste. La scena, con la scimmia in veste di soldato e il ragazzo che cerca di scacciarla, racchiude in sé un significato allegorico profondo, e sarà disponibile con una stima di 20.000 – 30.000 euro.
La Natura Morta (168) di Michelangelo Pace, detto Michelangelo del Campidoglio, rappresenta uno degli esempi più raffinati della pittura di frutta del Seicento. L’opera, riconosciuta come uno dei capolavori dell’artista e sottoposta a regime di notifica, sarà venduta con una stima di 15.000 – 25.000 euro.
Infine, l’Allegoria delle Arti di Elisabetta Sirani rappresenta, come ipotizzato dalla studiosa Adelina Modesti, un autoritratto della pittrice stessa con i capelli raccolti in una sciarpa e un’esuberante veste barocca. Sirani sembra anticipare la sua capacità di evocare la morbidezza delle chiome e dei panneggi scultorei, come si evince nella poco più tarda Maddalena Penitente. L’Allegoria delle Arti è stimata 25.000 – 30.000 euro.
Passando ai Dipinti del XIX Secolo, spicca un capolavoro della pittura spagnola, Tipi di Madrid, la famiglia del picador (241) di Valentín de Zubiarre. Con una tecnica che cattura la vita quotidiana dei contadini spagnoli, Zubiarre si distingue per il suo realismo e per la capacità di evocare le tradizioni e i costumi tipici della Spagna. La sua opera, un inno alla cultura spagnola, verrà presentata con una stima di 0.000 – 15.000 euro.
La selezione include anche un’eccezionale tela di Cesare Maggi, Pascolo ai piedi del Cervino (250), che rappresenta un punto di riferimento della pittura paesaggistica alpina. Il dipinto, caratterizzato dalla tecnica divisionista, esplora il contrasto tra luce e ombra, donando una vitalità unica al paesaggio montano. La base d’asta per questa meravigliosa opera è fissata tra 8.000 e 12.000 euro. Saranno battute anche altre due opere di Maggi,: una rappresentazione del Cervino e una veduta di Cortina d’Ampezzo.
Non mancano opere di grande fascino come Scheveningen di Lorenzo Delleani, un dipinto olio su tavoletta che racconta il viaggio del pittore nel Nord Europa. Con il suo uso poetico della luce e dei colori, Delleani trasforma il paesaggio in un’esperienza emozionale. La base d’asta per questa opera è fissata tra 8.000 e 10.000 euro.
Informazioni
Esperti:
Antonio Gesino
Rosanna Nobilitato
Margherita Calabrò
Esposizione:
Da domenica 24 a martedì 26 novembre 2024, Villa Carrega Cataldi (Via Albaro 11, Genova)
Ore 10 – 13 0 | 14 – 18
Asta:
Mercoledì 27 novembre 2024, Villa Carrega Cataldi (Via Albaro 11, Genova)
Ore 14:30