Genova tra le 8 città metropolitane italiane, è quella che in dieci anni ha registrato il calo maggiore dei prezzi delle abitazioni: dal 2014 al 2023 le unità immobiliari hanno perso circa un terzo del loro valore. A dirlo è Abitare Co. che ha svolto un’analisi sul mercato residenziale nei 27 Stati membri della Ue e nelle relative capitali, con un confronto con le otto città metropolitane italiane.
L’Italia è uno dei Paesi che ha registrato la crescita dei prezzi più bassa (+8,8%), posizionandosi al penultimo posto subito dopo la Finlandia (+5,5%). Nella classifica per nazioni spiccano nei primi tre posti i Paesi dell’est Europa come Ungheria (+168%), Lituania (+114,2%) e Repubblica Ceca (+111,7%). Tra le 8 città metropolitane italiane, Milano ha registrato in dieci anni una crescita dei prezzi del +49%, seguita da Bologna (+33%), Firenze (+19%) e Napoli (+2%). Roma rimane negativa (-13%), così come Genova (-33%), Torino (-5%) e Palermo (-21%).
Per quanto riguarda i prezzi, le capitali più care tra i 27 Paesi membri della Ue per acquistare una casa di 70 mq usata in buone condizioni sono Lussemburgo (791.000 euro), Parigi (707.000 euro) e Amsterdam (532.000 euro).
Milano e Roma si posizionano invece all’8° e al 13° posto, rispettivamente con 385mila euro e 308mila euro per 70 mq. Le città in assoluto più economiche tra i 28 Paesi analizzati sono Tallin (105.000 euro), Sofia (119.000 euro) e Bucarest (126.000 euro).
Estendendo l’analisi alle 8 principali aree metropolitane italiane, a Firenze per un’abitazione usata in buone condizioni di 70 mq sono necessari 231.000 euro, a Bologna 206.500 euro. Tutte le altre città come Torino (175.000), Napoli (171.500), Genova (154.000 euro) e Palermo (133.000), si posizionerebbero in fondo alla classifica al pari di Atene (168.000) e della capitale cipriota Nicosia (140.000).