È una strada tutta blu quella che da Savona arriva a Pesaro e porta nelle Marche l’esperienza del Dipartimento Educativo della Fondazione Museo della Ceramica di Savona. Nel mese di marzo, infatti, Alessio Cotena e Marco Isaia, responsabili del servizio, raggiungeranno Pesaro per prendere parte al progetto “Blu: il colore della cuccagna”, inserito nel palinsesto ufficiale degli eventi di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024.
Il progetto, presentato a metà febbraio e attivo fino alla fine dell’anno, è curato da Casa Sponge, spazio per residenze gestito dall’artista Giovanni Gaggia. Un ritorno al passato per l’artista, che a Savona era stato protagonista, proprio al Museo della Ceramica, con la mostra “Ho visto un’alba blu”, ultimo atto di un intenso percorso di residenza che Gaggia aveva fatto tra Savona e Albissola coinvolgendo diversi pubblici del territorio nel corso del 2021.
Il colore blu diventa così il comune denominatore che unisce Pesaro a Savona, città che ritrova in questo colore uno dei suoi elementi chiave, soprattutto in ambito ceramico. In questo particolare progetto, l’obiettivo del Dipartimento Educativo della Fondazione è quello di attivare processi di partecipazione dei pubblici giovani a partire dal blu, che viene identificata come tinta naturale simbolo di un territorio e della sua propensione all’arte e alla produzione artigianale. Le attività proposte coinvolgeranno spazi culturali importanti come il Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola ed entreranno nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio, da Pesaro a Urbania, passando per Peglio, Borgo Pace e Sant’Angelo in Vado.
Questo progetto è solo l’ultimo di un ricco palinsesto che il Dipartimento Educativo della Fondazione porta avanti non solo negli spazi del Museo della Ceramica di Savona, ma anche in molti altri poli museali della provincia, dalla vicina Pinacoteca Civica di Savona al MuDA di Albissola Marina, fino a Villa Groppallo – Museo A. Martini di Vado Ligure. Il successo di questo grande lavoro di rete è confermato dai numeri: nel 2023, nel solo Museo della Ceramica e Pinacoteca Civica, sono stati quasi 5000 i visitatori che hanno usufruito di attività laboratoriali, come gli atelier del venerdì pomeriggio dedicati ai più piccoli e i laboratori per adulti, spesso associati alle mostre in corso.
«Abbiamo costruito negli anni un approccio che pone al centro il laboratorio – dichiara Alessio Cotena, responsabile del dipartimento – non solo come spazio fisico dove imparare attraverso il fare, ma anche come postura educativa, destinata alla sperimentazione e all’utilizzo di linguaggi espressivi quali strumenti per lavorare sulla continua costruzione dell’identità personale».
L’attività laboratoriale spazia tra diversi percorsi, in base ai pubblici e alle tecniche artistiche che possono essere proposte: costante la collaborazione con le scuole del territorio, con diversi progetti: “Il rapporto con la scuola è fondamentale per noi e ci permette di attivare diverse tipologie di azioni – continua Cotena – dalle attività legate al mondo ceramico, come quelle portate avanti con l’Iss Ferraris Pancaldo, alle azioni di Ptco con il Liceo Artistico di Savona, senza dimenticare tutte le attività di formazione per gli insegnanti. Dal 2023 siamo anche partner del Comune di Savona per una proposta di dopo scuola artistico attivo in quasi tutti gli Istituti Comprensivi della città grazie a un progetto risultato tra i vincitori del bando ‘Scuola Come Casa’ della Fondazione De Mari”.
Novità del 2024, i laboratori per i piccolissimi: “È stimolante per noi operatori poter lavorare con la fascia d’età 0-3 anni – racconta Marco Isaia, responsabile dei laboratori – Per farlo, abbiamo attivato un progetto pilota con il nido d’infanzia Il Quadrifoglio di Savona e insieme a loro organizziamo dei pomeriggi in museo, con progetti di lettura di albi illustrati davanti a specifiche opere della collezione. Anche a Ceriale stiamo lavorando con i piccolissimi, organizzando atelier artistici in collaborazione con la scuola per l’infanzia Il Flauto Magico”.
Altro importante filone è l’attività con le persone con disabilità e in generale con i soggetti fragili: “Da lungo tempo lavoriamo in collaborazione con Isforcoop Liguria – continua Marco Isaia – con progetti dedicati a ragazzi tra i 16 e i 25 anni con diverse disabilità fisiche, cognitive o relazionali. La fascia 25-60 anni invece è gestita grazie alla collaborazione con il Faggio. Anche Caritas è un partner storico del dipartimento: tantissimi i progetti fatti insieme, da attività di modellazione, continuative durante tutto l’anno, a progetti speciali di mediazione culturale in occasione a progetti espositivi e residenze d’artista”.
Dal 2023 inoltre, il Dipartimento Educativo coordina l’organizzazione del Festival Zerodiciannove – festival delle storie, che trova nel Museo della Ceramica di Savona una delle sue sedi operative principali e che sposa perfettamente una delle caratteristiche del metodo educativo del dipartimento, ovvero lo studio, l’approfondimento e l’utilizzo degli albi illustrati e dei libri come strumento di mediazione culturale anche all’interno dei musei.