Un prestito da 50 milioni, il secondo rinnovo siglato con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb), è stato firmato dal Comune di Genova per finanziare parte del piano triennale delle opere pubbliche. Serviranno principalmente per edilizia scolastica e lavori contro il dissesto idrogeologico tra cui i lavori a San Carlo di Cese, in val Varenna.
La firma a Palazzo Tursi da parte del sindaco Marco Bucci e del governatore della Ceb, il genovese Carlo Monticelli.
La Ceb offre un contratto di finanziamento a condizioni molto vantaggiose (lo scorso prestito aveva ammortamento fino a 20 anni e tasso fisso intorno all’1%), che non si trovano in Italia, neanche con Cassa Depositi e Prestiti.
Il progetto integrerà le risorse messe a disposizione di Genova da Next Generation Eu (principalmente il National Recovery and Resilience Facility-Pnrr).
«Ceb dà la possibilità di prestiti vantaggiosi a lunghissimo termine − dice il sindaco Bucci − questi fondi finanzieranno il programma strategico della nostra città. Una formula già sperimentata e di qui al 2027 sono certo che ne firmeremo un altro».
«Sono contento e onorato di tornare a Genova per sostenerla nuovamente − afferma Monticelli − anche a Genova diamo il nostro contributo per lo sviluppo sostenibile. La nostra missione sociale trova applicazioni e alle esigenze della singola amministrazione. Spesso invece i finanziatori sono poco flessibili. Noi accomodiamo le esigenze. Genova ha il proivilegio di avere un sindaco con visione strategica e alcuni progetti rientrano nella mission della Banca».
Tra gli interventi che saranno finanziati dal prestito Ceb quello per un asilo in Villa Gruber e la riconversione dell’ex sede della polizia locale in via Bernabò Brea in un centro di formazione per adulti.
«Si tratta di un indebitamento virtuoso − sottolinea Pietro Piciocchi, vicesindaco e assessore al Bilancio − per finanziare il nostro piano triennale delle opere pubbliche. Nel 2017, quando lo abbiamo preso in mano, il Comune aveva un debito di 1,4 miliardi. L’obiettivo al 31/12 è di scendere sotto il miliardo. Se facciamo debito lo facciamo “molto sano”. La percentuale dei tassi è più della meta in meno rispetto a Cdp. Siamo al secondo rinnovo e quindi siamo ritenuti credibili e soprattutto vuol dire che i soldi li abbiamo spesi.
Il tema scuola per noi è strategico, ma finanziamo anche i lavori che da tempo sono attesi sul Varenna a San Carlo di Cese.
Cose è la Ceb
La Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb) è una banca multilaterale di sviluppo, la cui missione unica è promuovere la coesione sociale nei suoi 43 Stati membri in tutta Europa. La Ceb finanzia investimenti nei settori sociali, tra cui l’istruzione, la sanità e alloggi popolari, con particolare attenzione ai bisogni delle persone vulnerabili. Gli interlocutori principali della Ceb includono governi, autorità locali e regionali, banche pubbliche e private, organizzazioni senza scopo di lucro e altri. In quanto banca multilaterale con un eccellente rating creditizio, la Ceb si finanzia sui mercati internazionali dei capitali. Approva i progetti secondo rigorosi criteri sociali, ambientali e di governance, e fornisce assistenza tecnica. Inoltre, la Ceb riceve fondi dai donatori per integrare le sue attività.