Un danno erariale di 50.200 euro provocato dall’assenteismo di alcuni dipendenti, basato sui tabellari salariali e previdenziali. Incalcolabile, e probabilmente molto più grave, il disservizio per i cittadini. È questo il primo bilancio dell’operazione “Stakanov”, che ha messo sotto torchio la metà dei dipendenti comunali di Sanremo rilevando irregolarità nel 72% dei casi (196 su 271 dipendenti controllati). A colpo d’occhio, a fronte del dispiegamento dei mezzi utilizzati e dell’eco della notizia, la cifra notificata dalla Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica sembra ridimensionare la portata dell’operazione. Ma proprio il comunicato dei berretti verdi mette in chiaro un dettaglio: aldilà del danno erariale, dato obbligatorio per dare luogo alle indagini, il disservizio («disvalore» secondo la Gdf) provocato dalla «banda del cartellino» è molto più consistente. E riguarda la produttività della macchina comunale, che non si può misurare solo dalle strisciate pazze dei comunali ma da dedizione al lavoro, serietà, impegno.
L’operazione è cominciata nell’aprile del 2013. Molti hanno ricondotto l’avvio al caso “sprecopoli” denunciato dall’ex sindaco Maurizio Zoccarato. Proprio lui, nel 2010, aveva alzato la voce contro le anomalie legate all’uso dei mezzi comunali (auto e moto usate dai dipendenti per andare in spiaggia, perfino una barca ormeggiata in porto dai consumi anomali). Tanto che Zoccarato aveva organizzato una sfilata-inventario di tutti i mezzi comunali nel piazzale di Pian di Poma, a ovest della città. Ma la procura aveva chiuso il fascicolo.
Oggi l’inchiesta sembra aver seguito un canale parallelo, in qualche modo collegato al primo: dal peculato all’assenteismo. Zoccarato aveva fatto un passo indietro, non ricandidandosi. Il sindaco Biancheri, in carica da un anno e 4 mesi, afferma di essere sempre stato al corrente delle indagini e di aver telefonato, ieri, al suo predecessore per informarlo degli sviluppi. Tutti si aspettavano il colpo. Nessuno lo immaginava così ben assestato. Proprio per questo Biancheri non aveva mai proceduto alla riorganizzazione generale degli uffici, nemmeno dopo gli scandali per le mazzette all’ufficio edilizia e urbanistica o dopo le inchieste, ancora più recenti, sul malaffare negli appalti dell’ufficio igiene urbana.
Oggi il settore demografico sopra il mercato annonario riapre con 8 dipendenti in meno su un organico di 20, e per tutta la prossima settimana sarà aperto due ore al giorno, dalle 10 alle 12. Biancheri teme il blocco della macchina comunale, oltre al rischio di veder non completati cantieri urgenti e l’obbligo di restituzione di finanziamenti europei. 196 impiegati devono spiegazioni alla magistratura. 43 sospesi dal lavoro su 528. Da chi faceva canottaggio in orario di lavoro (5.680 euro di danno erariale), a chi andava a spasso invece che ai corsi d’aggiornamento. Dovrà trovarsi un avvocato anche il dipendente che si è visto notificare un avviso di garanzia per un danno alle casse statali di “ben” 4,5 euro. Effetto della retata.