Sono quattro i totem di ceramica albissolese che caratterizzano e definiscono gli spazi del “Giardino di Liguria” a Euroflora, l’area dedicata alla Regione Liguria che ha nel suo palmares un Gran Premio D’onore, un Premio D’onore, 27 primi premi, 14 secondi premi, un premio speciale e sei menzioni.
Un dialogo tra arte, natura, colori e profumi che diventa un trait d’union armonioso e colorato tra l’acqua delle fontane, le piante e i fiori. Un’alternanza che vuole valorizzare la bellezza delle corolle e dei rami prodotti dai florovivaisti liguri in uno spazio di oltre 3.500 m ² che dialoga con l’imponenza, i colori e le forme dei vasi accostati tra loro in una fluida combinazione di linee.
Prodotte dal famoso laboratorio di ceramiche Ernan (Anna Maria Pacetti e Ernesto Canepa) su disegno eseguito da Alina Sini e sul tornio di B. Lamrhai di Albissola mare rappresentano in un crescendo scandito dal tempo degli stili che partono per primo nello stile calligrafico con rami floreali tra il giallo, il blu e il verde per proseguire con le tonalità classiche del blu dell’Antica Savona con i suoi classici soggetti, per continuare nelle tonalità policrome dei rami fioriti del ‘Decoro Boselli’ e terminare con le forme geometriche e astratte dello stile Futurista.
Nella parte più meridionale di Villa Serra – parte centrale dei parchi di Nervi e parallelamente alla linea ferroviaria – merita una visita l’area del comune di Savona e della Fondazione Museo della Ceramica dove un’ottantina di vasi di numerosi artisti lo rappresentano in un’alternanza di forme, dimensioni e colori con soggetti astratti, vegetali e floreali incastonati in una struttura tridimensionale di legno e plexiglass: un vero e proprio mondo di ceramica.
Un allestimento, dove insiste come partner anche l’Associazione “Il Chinotto nella Rete”, Cersaa, che mette in scena le eccellenze di questa importante parte di territorio della riviera ligure: la ceramica, che per secoli ha reso Savona – insieme ad Albisola – uno dei più antichi e importanti centri produttivi del Mediterraneo, le erbe aromatiche liguri e il chinotto, l’inconfondibile agrume della Riviera del Ponente Ligure.
Le ceramiche sono circondate da un grande parterre di 2200 piante aromatiche e in contraltare i chinotti, frutto coltivato quasi esclusivamente nel savonese dal XVI secolo, dal profumo e l’aroma intenso.
La lavorazione della ceramica in Liguria risale alla seconda metà del XII secolo, momento in cui furono scoperti nel territorio preziosi bacini argillosi, che offrivano agli artigiani di Savona prima e Albissola e Genova poi, una ricca quantità di materia prima.
Tra Cinque e Seicento la ceramica ligure visse il suo periodo d’oro grazie alla diffusione dell’arte della maiolica, all’introduzione blu cobalto che, in grande uso ancora oggi, ripropone da sempre disegni iconici in cui le creature (umane e animali) sono in perfetta sintonia con la natura. Grande interprete di questa straordinaria corrente fu la famiglia Guidobono. Nel corso dei secoli successivi, i ceramisti sperimentarono diverse tecniche decorative, realizzando opere di straordinario livello artistico che impreziosivano le dimore di nobili famiglie.
Le avanguardie del Novecento hanno poi rinnovato la ceramica ligure, fino ad arrivare alla florida stagione artistica della seconda metà del secolo scorso: artisti del calibro di Lucio Fontana, Arturo Martini, Asger Jorn, Agenore Fabbri, Wilfredo Lam, Enrico Baj e molti altri lavorarono per lungo tempo nelle fornaci albisolesi.