Apertura in ribasso per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib cede l’1,22% a 21.897 punti, ma inverte subito la rotta e dopo circa mezz’ora guadagna oltre il 3%: merito dell’indiscrezione diffusa dall’Agenzia Bloomberg sul lancio di bond da parte dell’Ue per finanziare le maggiori spese dovute alla crisi dell’energia e per la difesa a seguito della guerra in Ucraina.
Tra i titoli guadagnano Telecom Italia (+9,28%), Unicredit (+5,01%), Bper Banca (+4,47%). In calo Diasorin (-1,33%).
Virano in positivo dopo l’apertura negativa all’avvio anche le principali Borse europee. Parigi (+2,32%), Francoforte (+1,56%) e Londra (+0,56%), che essendo fuori dall’Ue non è interessata dall’iniziativa.
Nei mercati asiatici chiusura in rosso per Tokyo, con il Nikkei a -1,71%. Restano i timori sui prezzi delle materie prime al 13esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina.
Oggi si attende il Pil dell’Eurozona, negli Usa la bilancia commerciale, vendite e scorte di magazzino e l’anticipazione dell’Api sulle scorte settimanali di greggio.
Per quanto riguarda il prezzo del petrolio il Wti aumenta a 121,09 dollari al barile (+1,42%), il Brent sale ancora a 126,2 (+2,43%).
Nei cambi euro ancora debole sui mercati in avvio di giornata, che scambia a 1,0871 sul dollaro (+0,16%), mentre sullo yen è a quota 125,3805 (+0,15%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco diminuisce a 157 punti base (-6,37%). Il rendimento è a +1,57%.