Un nuovo info point sui servizi turistici in piazza delle Lavandaie, nell’ambito del Patto di sussidiarietà per il Sestiere del Molo. Realizzato nel cuore del Sestiere, in collaborazione con l’assessorato al Marketing territoriale e Sviluppo economico turistico del Comune di Genova, la sua gestione è affidata alla cooperativa Dafne, agenzia turistica attiva dal 1994, che già gestisce i servizi Iat di Rapallo, Santa Margherita Ligure e Varazze e in passato ha gestito anche quelli di Portofino e di Cogoleto. Il centro promuoverà il turismo esperienziale, il coinvolgimento culturale di cittadini e turisti e servirà a informarli riguardo alle attività promosse dalle 54 associazioni aderenti al Patto.
Non si tratta dell’unica novità: la Casa di Cristoforo Colombo e il Chiostro di Sant’Andrea, in vico Dritto di Ponticello, hanno recentemente una nuova gestione, affidata alla cooperativa Solidarietà e Lavoro.
«Il nuovo centro informazioni rende l’offerta turistica più accessibile e a misura di visitatore – spiega Laura Gaggero, assessore comunale allo Sviluppo economico turistico – ma è pensato anche per i genovesi. Siamo già capillarizzati, grazie a una serie di edicole che hanno la funzione di info point, ma il nuovo centro ha la caratteristica di agganciarsi a un’offerta turistica diversificata: organizzazione di walking tour ed esperienze enogastronomiche, ma anche una funzione di raccordo tra le iniziative del Comune e quelle delle associazioni parte del Patto di sussidiarietà. Questo nella più ampia cornice di un progetto di riqualificazione e rilancio del centro storico, obiettivo del piano integrato Caruggi con cui il Comune vuol trasformare il degrado in opportunità».
L’orario invernale dell’Info point prevede tre giorni di apertura al pubblico: mercoledì e venerdì dalle 14 alle 17, sabato dalle 13 alle 17
La scelta di piazza delle Lavandaie è strategica: «È un contesto ideale poiché nell’epicentro del Sestiere e vicino a siti di grande attrattività – dice Marilù Cavallero, presidente di Dafne – Non servirà solo come info point, ma fungerà anche da spazio di vendita per i prodotti e punto d’incontro. La fase preparatoria è stata assolta al meglio, ora comincia la fase operativa, ci auguriamo in modo altrettanto efficiente». Le informazioni saranno disponibili in italiano e in inglese, più una terza lingua fra francese e spagnolo, a seconda degli operatori in servizio.
Per Marco Montoli, presidente della cooperativa Ce.Sto e capofila del Patto di sussidiarietà, si tratta di un importante risultato nel consolidamento di un turismo sostenibile: «Speriamo che questa e altre piazzette siano sempre più animate. Con questa iniziativa vogliamo far conoscere la Genova profonda, inscindibile dalla sua storia sociale. L’ambiguità della coesistenza di movida e attività turistiche diurne vuol essere superata attraverso una sperimentazione che passa da tolleranza e coesistenza».
«L’info point è un importante punto di partenza – aggiunge Matteo Zeta, presidente del Civ di Sarzano-Sant’Agostino – Sono 7 anni che proviamo a collaborare con uffici turistici, senza successo, oggi abbiamo un interlocutore che capisce le esigenze del tessuto commerciale».

La Casa di Colombo, nel periodo invernale, è aperta da martedì al venerdì dalle 10 alle 17, mentre ogni sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 17,30
La gestione di Casa di Colombo, da parte di Solidarietà e Lavoro, rientra all’interno di un progetto molto più ampio di sviluppo e rilancio del Sestiere del Molo che comprende anche il chiostro di Sant’Andrea, le Mura del Barbarossa e Porta Soprana, dove sono in corso lavori di messa in sicurezza. Nella gestione del complesso della Casa di Colombo, la cooperativa Solidarietà e Lavoro è affiancata da Dafne. Tra le novità, nuova segnaletica e pannelli informativi realizzati in collaborazione con l’assessorato al marketing territoriale.
La nuova gestione, nei primi venti giorni di attività, ha già portato buoni risultati: «In questi primi 20 giorni abbiamo avuto un incremento di visitatori superiore del 15% rispetto allo stesso periodo del 2019, indice dell’efficacia di questa nuova strategia, che si basa sulla cooperazione tra pubblico e privato – spiega Stefano Dagnino, presidente di Solidarietà e Lavoro – La Casa di Colombo è un punto di accesso molto frequentato dai turisti, e si vuole capitalizzarne la visibilità anche per i cittadini attraverso visite guidate ed eventi specifici. Oltre a questo, lo vediamo come una porta di accesso al territorio. L’idea è sfruttarne l’attrattività in sinergia con commercianti e associazioni, e tutto ciò che è socialità».
«Un esempio di partnership tra pubblico e privato con una strategia a lungo termine – dichiara l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso – il Patto di sussidiarietà è servito per attuare delle politiche trasversali, perché solo mettendo in atto un concetto di cultura più ampio si riesce a valorizzare il nostro patrimonio. Fare cultura è anche educare il cittadino a prendersi cura della città, e collaborare con le associazioni sul territorio è la chiave di questo successo».