Tutte in ribasso le principali borse europee, anche per la minor propensione al rischio indotta dall’aumento dei rendimenti dei Treasury Usa in attesa dei verbali della riunione di gennaio del Fomc della Fed. Effetto negativo hanno prodotto anche le trimestrali di Kering e British American e la debolezza del Nasdaq. Londra segna – 0,56%, Parigi -0,36% finale, Francoforte -1,16%. Milano ha chiuso con Ftse Italia All Share +1,09%, Ftse Mib -1,12%, Ftse Aim Italia -0,04%. Nonostante il discorso tenuto oggi da Draghi in Senato lo spread Btp/Bund registra un netto aumento, attestandosi sui 95 punti con una variazione di + 5,82% (rendimento Btp 10 anni+0,58%, rendimento Bund 10 anni -0,37%)
A Piazza Affari il maggior ribasso sul Mib è di Saipem (-4,7%) dopo il rally sull’onda dei prezzi del petrolio, seguita da Nexi (-4,37%) che ha collocato un prestito obbligazionario convertibile da 1 miliardo di euro, e venduto azioni ordinarie a scopo di copertura da parte di alcuni sottoscrittori del bond.
Sul mercato valutario, si rafforza il dollaro in seguito al dato sulle vendite al dettaglio negli Usa: l’euro torna sotto 1,21 dollari e tratta a 1,203 (da 1,210 di ieri sera). Euro/yen a 127,41 (da 128,11), dollaro/yen a 105,85 (da 105,79).
Il petrolio è stato frenato dall’ipotesi che l’Arabia Saudita possa aumentare la produzione di greggio: il Wti di marzo tratta a 60,2 dollari (+0,3%) e il Brent di aprile vale 63,6 dollari (+0,4%).