Il 2021 sarà «un anno di transizione» per Fincantieri mentre «una nuova normalità è attesa per il 2022».
Sono le parole del neo direttore generale di Fincantieri, Fabio Gallia, nella conference call sui risultati dei nove mesi parlando delle prospettive del gruppo della cantieristica alle prese con gli effetti della pandemia. Lo si legge su Radiocor.
In base a quanto illustrato agli analisti, emerge un impatto sull’indebitamento di 600 milioni direttamente legato al riscadenzamento delle consegne delle navi da crociera, che rappresentano oltre il 50% del business per il gruppo italiano (40 navi da crociera nel portafoglio ordini).
Riguardo al settore militare, Gallia ha menzionato la prospettiva di un rinnovo della flotta della Marina italiana e i progressi per degli ordini da parte del ministero della difesa del Qatar.
Il manager ha indicato che i volumi di produzione nel quarto trimestre sono stimati a livelli pre-Covid. Nell’ultimo scorcio dell’anno è prevista poi la consegna di un’altra nave da crociera: la Costa Firenze.
In risposta alle domande degli analisti da Fincantieri hanno indicato che un recupero di redditività è atteso a partire dal prossimo anno, il 2020 resta «un anno difficile».
Foto in apertura: fonte pagina Facebook dei Giovani Imprenditori di Confindustria, 2016