Due ore per raccontare e approfondire la ricerca nazionale, commissionata dal Csvnet e realizzata dal Centro Studi Medì di Genova, mettendo in evidenza l’impatto crescente della presenza di stranieri nel volontariato in Italia.
Un webinar sull’indagine promossa da Csvnet, la rete nazionale dei Centri di servizio per il volontariato, è organizzato dal Celivo per giovedì 1 ottobre dalle 16 alle 18.
C’è il volontario marginale e il promotore della propria crescita, ma anche l’altruista, l’intermediario e il leader. Poi ci sono i territori, da Milano a Catania, con tante realtà associative locali in cui i volontari operano o che, a volte, hanno fondato.
Volontari Inattesi è una raccolta di dati, di oltre 100 storie e soprattutto un insieme di motivazioni, di timori, di soddisfazioni, di lezioni imparate e di esperienze.
Per la realizzazione del volume la rete dei Centri di servizio per il volontariato ha partecipato direttamente alla raccolta dei dati attraverso centinaia di questionari e interviste approfondite.
La ricerca è stata condotta nel 2019 da un input dell’anno precedente, quando fu scelto di indagare la relazione tra volontariato e immigrazione. I primi dati ribaltavano l’immagine dei migranti come solo destinatari di accoglienza e aiuto, rivelando al contrario l’esistenza di un gran numero di essi impegnati nelle forme più disparate di solidarietà a favore degli italiani.
La prima presentazione del volume è avvenuta a fine giugno 2020 a livello nazionale.
Mentre gli immigrati e a maggior ragione i rifugiati sono visti generalmente come il terminale passivo delle azioni di aiuto condotte dal volontariato italiano, questa indagine rovescia la prospettiva: guarda alle persone di origine straniera che passano, metaforicamente, dall’altra parte della linea rossa che separa fornitori e percettori di aiuti. Le persone immigrate, rileva il Celivo, non contribuiscono soltanto con il loro lavoro all’economia del Paese, ma esprimono anche un insospettato dinamismo sociale, impegnandosi gratuitamente attraverso il volontariato in servizi di pubblica utilità.
Mediante la presentazione di casi esemplari, interviste e una dettagliata analisi dei dati raccolti, il libro mostra come il volontariato, che si propone di costruire una società migliore, sia anche chiamato a essere in un certo senso “anticipatore”, nella propria vita interna, di quella società più accogliente e fraterna che intende realizzare all’esterno.
«Un argomento attuale e di interesse collettivo per il quale Celivo apre le porte e invita caldamente alla partecipazione di tutta la cittadinanza» afferma Simona Tartarini, Direttrice del Celivo.
Le modalità di iscrizione sono le seguenti:
– i volontari attivi si iscrivono tramite l’area riservata del sito del Celivo.
– I cittadini devono effettuare la registrazione all’area riservata del Celivo, quindi inviare una mail di richiesta di partecipazione a celivo@celivo.it.