«La pandemia da Coronavirus ha posto in evidenza la necessità di azioni incisive, non solo in campo sanitario. L’interruzione delle catene di fornitura tra paesi e continenti ha sottolineato fragilità, che andranno affrontate e risolte. Inoltre, il divario temporale tra le curve pandemiche delle diverse aree comporta un disallineamento delle ripartenze e una modificazione almeno temporanea dei flussi di commercio internazionale. La distribuzione spaziale delle attività economiche ne sarà modificata». Lo ha affermato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, in occasione dell’assemblea degli azionisti che ha dato via libera al bilancio 2019 dell’istituto e aprpovato tutti gli ordini del giorno.
«Le imprese italiane – ha aggiunto Gros-Pietro – potranno far leva sulla loro più veloce capacità di adattamento. Intesa Sanpaolo le assisterà, con la forza delle sue proiezioni internazionali e intercontinentali. La pandemia ha anche sottolineato drammaticamente che il genere umano non ha il controllo del pianeta: una constatazione che richiede di aumentare l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale. Abbiamo bisogno di nuove conoscenze, e di nuove tecnologie, per sviluppare nuovi sistemi economici, sostenibili sia sotto il profilo ambientale che sul piano sociale».
Gros-Pietro ha dichiarato che «Intesa Sanpaolo è al vertice in Europa anche per capacità di remunerazione degli azionisti. Abbiamo tuttavia ritenuto doveroso accogliere l’invito della Bce, proponendo all’assemblea ordinaria di soprassedere alla distribuzione del dividendo, che pure è largamente coperto dagli utili conseguiti e dalla dotazione di capitale della banca. Ci riserviamo di riconsiderarne l’opportunità dopo la scadenza del primo ottobre 2020 indicata dal supervisore».
Per quanto riguarda l’impegno di Intesa nel sostenere l’economia italiana in questa emergenza, Gros-Pietro ha ricordato: «Nei mesi di marzo e aprile abbiamo erogato oltre 2 miliardi di euro in nuovi finanziamenti alle pmi a fronte di quasi 14mila richieste. Abbiamo concesso circa 180mila sospensioni di finanziamento per un controvalore di circa 22 miliardi a favore di imprese e famiglie. Sappiamo qual è l’importanza della nostra funzione e siamo impegnati ad assicurare la linfa necessaria al funzionamento dell’economia e alla sopravvivenza di tutti i suoi attori».
Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Snpaolo ha precisato: «Nell’emergenza causata dall’epidemia Intesa Sanpaolo si conferma come punto di riferimento nell’erogazione di credito a famiglie e imprese. Un’attività che, a partire dalla conferma dei 450 miliardi di euro – pari al 25% del pil – di affidamenti, si è ulteriormente ampliata grazie ai nuovi impieghi, che nel solo mese di marzo hanno fatto crescere lo stock per una cifra pari a 5 miliardi di euro. Le erogazioni a medio e lungo termine, a sostegno degli investimenti di famiglie e imprese in Italia, nei primi 3 mesi dell’anno sono state pari a 14 miliardi di euro. Fin dalle primissime fasi dell’emergenza abbiamo promosso una moratoria per famiglie e imprese con la sospensione dei finanziamenti in essere. Al contempo abbiamo messo a disposizione un plafond da 15 miliardi per il nuovo credito, aumentato a 50 miliardi a seguito delle misure varate dal Decreto Liquidità».