La giunta del Comune di Savona ha approvato il bilancio di previsione 2026 che prevede una spesa corrente di 68 milioni e mezzo di euro (68.521.000 euro), in linea con quella dell’anno scorso. È un bilancio che sconta il trascinamento dei tagli delle Finanziarie degli ultimi anni ed è caratterizzato dall’aumento del costo del personale, vista la chiusura del contratto nazionale degli enti locali che determina una spesa aggiuntiva di 934 mila euro a cui si aggiungono altri 300 mila euro, perché la giunta ha voluto reintegrare il fondo per le risorse decentrate che era stato dimezzato nel 2016.
«Fare i bilanci dei Comuni è sempre più complicato – dice il sindaco Marco Russo – perché assistiamo a continui tagli da parte dello Stato a fronte di un innalzamento della domanda dei servizi. Questo è un tema che i Comuni pongono da tempo e che è stato riproposto anche nell’assemblea nazionale Anci che si sta svolgendo in questi giorni a Bologna. Confidiamo che, anche grazie all’azione del presidente Gaetano Manfredi, il governo preveda risorse per i Comuni sui temi più sensibili, dalla casa ai minori fino alla sicurezza e anche all’aumento del costo del personale, misura giusta, ma che ha bisogno di un sostegno nazionale. Nonostante tutto ciò questo bilancio resta coerente con le linee programmatiche che abbiamo portato avanti in questi anni finanziando le azioni che riteniamo strategiche per la città».
«L’aumento del costo del personale – conferma l’assessore al Personale, Gabriella Branca – è una misura giusta, visto che i dipendenti dei Comuni sono quelli meno pagati tra le pubbliche amministrazioni. Per questo abbiamo scelto di reintegrare il fondo per le risorse decentrate. Certo è necessario che il governo, come chiede anche Anci, soccorra i Comuni che devono far fronte a un incremento della spesa che impatta in maniera molto rilevante su bilanci già sofferenti a causa dei tagli che vengono loro imposti e dell’aumento della domanda dei servizi da parte dei cittadini».
«Il bilancio previsionale è prudente per sua natura – sottolinea l’assessore al Bilancio e al Patrimonio Silvio Auxilia – sia perché la Finanziaria non è ancora stata approvata, dunque i suoi effetti, per quanto stimati, non sono ancora definiti in tutte le parti, inoltre perché la nostra Amministrazione ha un approccio responsabile nei confronti dei conti pubblici. In ogni caso, nonostante si tratti di un bilancio tecnico, il documento consolida la scelta dell’amministrazione, a partire dal welfare».
La spesa e le misure per il sociale
Per le risorse destinate al sociale per le quali sono previsti 6 milioni e 200 mila euro, con un aumento di 630mila euro (+11,5%) rispetto alla previsione dello scorso anno. Tra le altre voci, viene stanziato 1 milione di euro per i minori in struttura, 1 milione per le misure dirette ad anziani e disabili e 35 mila euro per i soggiorni estivi. Sempre al fine di aiutare le fasce deboli, la giunta conferma la misura fiscale dello scorso anno che esenta anche per il 2026 i redditi fino a 10 mila euro dal pagamento dell’addizionale comunale Irpef.
La manovra Imu, approvata all’interno di un documento collegato al bilancio, va nella stessa direzione, ovvero incentivare le politiche abitative in favore delle fasce deboli. Accogliendo una richiesta di Arte e di altri soggetti della Consulta per la Casa, la manovra, approvata insieme con il bilancio, prevede per gli alloggi Erp in attesa di assegnazione perché necessitano di ristrutturazione, l’estensione dell’azzeramento dell’aliquota Imu da 18 mesi (come deciso lo scorso anno) a 2 anni e di un successivo periodo di 5 anni ad aliquota fortemente ridotta (- 80% circa, ovvero 2,2 per mille).
«In questo modo – spiega l’assessore al Welfare Riccardo Viaggi – lasciamo ad Arte più risorse possibili, confidando che vengano destinate effettivamente alla ristrutturazione degli alloggi e, dunque, al loro utilizzo per rispondere al fabbisogno abitativo sempre più in crescita».
Il bilancio prevede 40 mila euro destinati all’avvio dell’Agenzia per l’Abitare. Agli stessi capitoli si ascrivono la spesa per l’assistenza agli alunni disabili (+ 65 mila euro, 542 mila euro) e i 60 mila euro necessari a far rinascere un centro socio educativo per attività di prevenzione destinate alla fascia dei giovanissimi che a Savona manca da anni.
Manutenzione
Le risorse per la manutenzione ordinaria restano in linea con quelle dello scorso anno: il bilancio, infatti, prevede 600 mila euro per le strade, 550 mila euro per gli stabili e 1 milione per il verde. È in via di ultimazione l’iter per l’avvio degli interventi già finanziati su asfalti (1 milione), marciapiedi di Villapiana (250 mila), aree cani e manutenzione del verde (120 mila euro).
Opere pubbliche e riqualificazione
Fuori dagli stanziamenti relativi alla spesa corrente ci sono gli investimenti destinati alla riqualificazione urbana. Con una variazione approvata contestualmente al bilancio, sono stati stanziati 885 mila euro per finanziare la pista indoor dello skatepark all’interno dell’edificio sotto il Priamar che sta per essere terminato grazie al Pnrr. Vengono inoltre confermate le risorse per finanziare la riqualificazione delle vie neopedonalizzate Mistrangelo e Rossello (600 mila euro), somme che si aggiungono ai 350 mila euro della Regione proprio al fine della riqualificazione per le strade pedonalizzate. Nel piano delle opere pubbliche compare lo stadio Bacigalupo con uno stanziamento di 1 milione di euro quale quota parte del Comune per il progetto di restyling. Per quanto riguarda il restante finanziamento, il Comune è in attesa del finanziamento da parte della Regione. Ancora sul fronte delle opere pubbliche si segnalano i 50 mila euro stanziati come co-finanziamento comunale per lavori finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico del Letimbro. Quest’ultima tranche riguarda l’intervento a sud del ponte della ferrovia, mentre è già partito quello tra il pronte della ferrovia e il ponte bianco di Lavagnola.
Nel piano delle opere pubbliche compaiono anche i co-finanziamenti del secondo lotto del teatro Chiabrera (importo complessivo intervento 800 mila euro) e l’intervento relativo agli impianti (caldaia) del palazzo del Commissario al Priamar (importo complessivo 200 mila euro). Giardini e aree verdi sono i protagonisti degli interventi Fesr (quasi 6 milioni e 300 mila euro) che prevedono un cofinanziamento da parte del Comune del 30%.


























