Pierroberto Folgiero, ad e direttore generale di FincantierI, ha dichiarato a Seafuture che la tecnologia subacquea sviluppata per la difesa è applicabile anche nell’industria civile e che in questo comparto il territorio spezzino ha radici profondissime. «I cicli di investimento nella difesa in mare generano avanzamenti tecnologici – ha spiegato – che poi valgono in generale per l’industria del mare, e un esempio importante di questa dualità è la tecnologia subacquea. «L’underwater economy – ha aggiunto Folgiero – come la vediamo noi è abilitata dalla collaborazione con la Marina Militare italiana ed èanche un valore industriale, Fincantieri è la dimostrazione che ci sono travasi tecnologici tra il civile e il militare e che che questi travasi tecnologici che sono nel nostro dna costituiscono un valore per il Paese. Gli sviluppi tecnologici che faremo in questa accelerazione della spesa militare sono un valore per l’industria anche in settori come la manutenzione delle infrastrutture, la protezione delle infrastrutture critiche, la conoscenza dei fondali per il cyber mining fino all’acquacoltura. Le tecnologie della subacquea che sviluppiamo con la Marina sono progressivamente un abilitatrici di applicazioni lontanissime dalla difesa e costituiscono un pezzo del progresso tecnologico dell’industria».
L’ad di Fincantieri ha precisato che il territorio spezzino «Ha radici profondissime nell’industria del mare, sia civile sia militare, sia in generale in tutte le tecnologie abilitanti come la subacquea. Qui alla Spezia a San Bartolomeo c’era un centro di competenze sulla subacquea prima che nascesse la moto, questo è è un territorio che ha una cultura profonda, un tessuto di piccole e medie imprese che sono oggi presenti a questo importante evento che è Seafuture. E penso che il rapporto di Fincantieri con questo territorio per accelerare l’innovazione che generano le aziende abbia un alto valore per Fincantieri, ma anche per l’industria, per l’occupazione, certo, ma soprattutto per validazione di tecnologie, che è il modo più credibile per difendere il lavoro in Italia. Il lavoro in Italia lo difendi se è guidato dalla distintività e le tecnologiecome quelle della subacquea creano distintività, quindi tutto quello che faremo, lo faremo coinvolgendo questo pezzo di territorio, le piccole e medie imprese e la loro capacità innovativa».



























