La Borsa di Milano ha aperto in rialzo con l’indice Ftse Mib che ha segnato un aumento dello 0,36%. Soffre ancora Cucinelli (-8,7%): all’indomani delle accuse arrivate dal fondo speculativo orpheus, Oddo Bhf ha tagliato il giudizio sul titolo. Debole Stm (-1,6%) coi semiconduttori. Bene invece Bps +1,7%, Unipol +1,5% e Generali +1,3%.
Apertura in cauto rialzo per le Borse europee. Parigi guadagna lo 0,34%, Francoforte lo 0,28% mentre Londra è quasi piatta (+0,01%).
Seduta debole per le Borse asiatiche dove hanno perso terreno i titoli tecnologici e i farmaceutici, questi ultimi dopo l’annuncio del presidente Usa Donald Trump di voler imporre dazi al 100% sui medicinali. Sui chip hanno pesato le indiscrezioni del Wall Street Journal secondo cui Trump ha un piano per ridurre la dipendenza degli Stati Uniti dall’import di semiconduttori, come già di temeva. Tokyo segna un calo dello 0,87%: la discesa dell’indice è stata arginata in parte dagli acquisti sui gruppi più orientati all’export, aiutati dall’indebolimento dello yen.
Prezzo del petrolio in lieve aumento: il Wti con consegna a novembre passa di mano a 65,24 dollari al barile con una crescita dello 0,40% mentre il Brent, sempre con consegna a novembre, è scambiato a 69,56 dollari al barile (+0,20%).
Nei cambi euro poco mosso: la moneta unica è scambiata a 1,1678 dollari (+0,10%) e a 174,8200 yen (+0,04%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è praticamente stabile a 86 punti base (+0,08%). Il rendimento invece sale al +3,64%.