Il cda di Gismondi 1754, società genovese quotata sull’Euronext Growth Milan che produce gioielli di altissima gamma, ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2025.
Dall’analisi dei principali risultati consolidati al 30 giugno 2025 emerge che il valore della produzione consolidato si attesta a 5,77 milioni di euro, in calo del 24% rispetto ai 7,55 milioni del primo semestre 2024. Il calo di fatturato è legato in gran parte a una forte contrazione del canale wholesale, che passa da un’incidenza sulle vendite pari al 58% del 30 giugno 2024 al 23%.
“La strategia di controllo dei costi e di ottimizzazione delle risorse ha generato una forte crescita della redditività operativa”, scrive la società. Il margine di contribuzione è aumentato del 55%, raggiungendo 1,57 milioni, mentre il margine lordo (gross margin) sale del 10% attestandosi a 4,73 milioni. L’ebitda consolidato risulta pari a 674.324, registrando un balzo del 344% rispetto al dato negativo di -276.892 euro del 30 giugno 2024. “Questo dato, che riflette la redditività operativa, sottolinea la solidità del nuovo modello di business”, spiega la nota stampa.
Anche “il risultato di esercizio consolidato segna un’inversione di tendenza cruciale, passando da una perdita di -467.129 euro a un utile netto positivo di 121.965 euro“.
La posizione finanziaria netta consolidata è pari a 5.785.202 euro (debito), in aumento di 101.299 euro rispetto a 5.683.903 euro (debito) del 31 dicembre 2024. Il peggioramento della liquidità è dovuto principalmente all’incremento dei debiti verso banche, parzialmente compensato dalla riduzione dei mutui passivi.
Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2025 risulta pari a 10.399.546 euro.
Evoluzione prevedibile della gestione
Nel comunicato la società scrive che “sta continuando nella sua opera di razionalizzazione dei costi, e nel contempo sta proseguendo nel portare avanti un modello di business agile e customer-centric che dovrebbe permettere di capitalizzare i propri segni distintivi che la rendono differente in termini di proposta commerciale nel competitivo mercato del lusso”.
“Il secondo semestre sarà cruciale per il picco stagionale (Q4 rappresenta il 35-40% delle vendite annuali) ma si dovrà fare molta attenzione alle marginalità“.
Massimo Gismondi, ceo di Gismondi 1754, ha commentato: «I risultati del 1° semestre, in linea con le nostre previsioni, sono il frutto di una gestione più efficiente e sostenibile. Il percorso intrapreso sta portando a consolidare la nostra posizione sul mercato, focalizzandoci sulla creazione di valore a lungo termine».