Sono state ventimila le persone che hanno aderito al presidio e al corteo per le strade di Genova in sostegno alla Global Sumud Flotilla e contro il genocidio a Gaza.
Dopo il concentramento in via Albertazzi di questa mattina, a cui sono affluiti i vari cortei di lavoratori e studenti, la manifestazione partita dalla zona portuale di San Benigno ha percorso un tratto interno al porto per poi uscirne e raggiungere il centro città.
Ad aprire la manifestazione, lo striscione dei portuali “Stop ai traffici di armi nei porti” e centinaia di bandiere palestinesi.
Il corteo poi ha sostato davanti alla sede dell’autorità portuale per dire “basta alla complicità con Israele e basta al transito di armi dei porti”.
La manifestazione si è chiusa in piazza de Ferrari senza incidenti.
Adsp: operatività garantita senza interruzioni
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale in una nota comunica che le attività portuali sono state garantite senza interruzioni, con banchine sempre operative, “pur nel contesto delle inevitabili limitazioni derivanti dall’assenza di parte del personale ai terminal per l’adesione alla mobilitazione”.
I cortei dei manifestanti − spiegal’Adsp − sono stati gestiti “in un quadro di piena sicurezza grazie al lavoro coordinato di tutte le forze di polizia sotto la direzione della Prefettura di Genova e con il supporto operativo della Questura. Fondamentale è stato anche il contributo della Polizia Municipale, della Capitaneria di Porto e della Security portuale dell’Autorità di Sistema, la cui sinergia con le autorità di pubblica sicurezza ha consentito il transito ordinato di un corteo di migliaia di persone all’interno della cinta portuale, garantendo al tempo stesso la prosecuzione delle attività operative”.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Matteo Paroli, dichiara: «Ringrazio la prefettura, le forze dell’ordine, la capitaneria di porto, la polizia municipale e la security portuale dell’Autorità di Sistema per il costante impegno e la professionalità dimostrata. Grazie alla collaborazione e al coordinamento istituzionale è stato possibile garantire contemporaneamente il diritto alla manifestazione e la piena operatività dei nostri porti, asset strategici e sensibili per il Paese. È la dimostrazione che un obiettivo comune, unito al miglior coordinamento, consente di assicurare sicurezza ed efficienza anche in situazioni complesse».
Nel porto di Savona–Vado la situazione nel corso della giornata è evoluta senza particolari criticità, comunica l’Adsp: i varchi di accesso sono rimasti operativi e le attività si sono svolte in modo ordinato e continuo.
Nel porto di Genova, invece, la mobilitazione ha avuto un impatto più rilevante sulla viabilità e su alcuni varchi di accesso. Dalle prime ore del mattino sono state disposte chiusure temporanee ai varchi Etiopia, San Benigno e Passo Nuovo/Albertazzi, provvedimenti adottati e monitorati dalla Security portuale in costante raccordo con le forze di polizia per garantire la sicurezza dei manifestanti e la tutela delle operazioni. Il varco Ponte dei Mille ha registrato una chiusura di circa venti minuti intorno alle ore 10.15, in concomitanza con il passaggio di un corteo, mentre i varchi Ponente, via Milano e Santa Limbania sono rimasti sempre aperti, assicurando l’accesso e la piena funzionalità delle aree portuali.
Nell’area di San Benigno/via Albertazzi si sono radunati fin dal mattino i partecipanti a tre cortei autorizzati, che hanno sostato temporaneamente nelle zone individuate dalle autorità competenti. Nel primo pomeriggio, per consentire il transito di un ulteriore corteo autorizzato lungo un percorso interno al porto, è stato necessario procedere a chiusure temporanee dei varchi sia del bacino storico di Sampierdarena sia dell’area industriale di Levante. La situazione è tornata alla normalità intorno alle ore 17.30.