I commissari straordinari di Acciaierie d’Italia in AS e di Ilva in AS comunicano che, come richiesto dai soggetti proponenti, è stata disposta una proroga del termine per la presentazione delle offerte vincolanti relative alla procedura di cessione dei complessi aziendali già riconducibili a Ilva spa.
Il nuovo termine è stato fissato al 26 settembre 2025.
“La decisione – si legge in una nota di Acciaierie d’Italia – è stata assunta con l’obiettivo di consentire ai proponenti di completare la documentazione necessaria, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e parità di trattamento tra gli operatori coinvolti”.
Intanto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che Gioia Tauro resta considerata come possibile collocazione del polo del DRI. Il ministro lo ha detto a margine del questione time al Senato in merito al progetto di collocare nel sito calabrese la produzione di ferro preridotto attraverso la tecnologia che fa uso di gas naturale. Il polo, ha ribadito, è fondamentale per «Garantire al nostro Paese un’autonomia strategica sulla produzione di preridotto che serva ai forni elettrici per realizzare un acciaio di grande qualita’ che sia utilizzabile dall’industria dell’auto, dall’industria elettrodomestica, dell’industria conserviera, dai tubifici, dall’industria del sistema ferroviario, da quella della difesa e da quella dello spazio: c’è bisogno di farlo col preridotto perché i forni elettrici oggi alimentati in Italia dal rottame ferroso producono un acciaio non sufficientemente pulito per questa tipologia di produzione. È probabile, come ha concluso il Comitato Tecnico, che a Gioia Tauro ci siano tutte le condizioni per sviluppare il polo e quindi per avere un rigassificatore che poi servirà anche ad altri insediamenti industriali nell’area»