Il Punto di Primo Intervento di Albenga da ieri sera, 9 settembre, è di nuovo operativo 24 ore su 24, garantendo l’accesso ai cittadini anche durante le ore notturne.
Il PPI di Albenga era stato aperto nel periodo estivo h24 e il territorio si era mobilitato per chiedere di mantenere il servizio sempre attivo. Ieri sera la comunicazione da parte della Regione Liguria della riapertura continuativa del PPI.
«Il ripristino dell’apertura notturna del Punto di Primo Intervento di Albenga – spiega il presidente della Regione Marco Bucci – non è solo un risultato amministrativo, ma una scelta di responsabilità verso i cittadini. Significa riconoscere l’importanza di un presidio territoriale che, in caso di urgenze, può fare la differenza tra un intervento efficace e un rischio evitabile. In un momento in cui si parla tanto di centralizzazione dei servizi, noi dimostriamo che è possibile investire sulla prossimità, sull’ascolto e sulla capacità di rispondere ai bisogni reali delle persone».
«Questo risultato è il frutto di un lavoro lungo, costruito attraverso il dialogo tra enti locali, operatori sanitari e comunità – commenta l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò – . Restituire al PPI di Albenga un funzionamento h24 significa rafforzare l’intero sistema sanitario locale, decongestionare i pronto soccorso dei grandi ospedali e garantire cure più rapide ed efficaci. È un passo avanti verso una sanità pubblica più equa, accessibile e attenta ai territori».
Soddisfatto il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, che ripercorre le ultime tappe della vicenda. Dopo l’apertura h24 estiva e la mobilitazione del territorio, il Comune di Albenga aveva convocato 2 Commissioni Sanità e partecipato alla Commissione Sanità regionale per chiedere di disporre l’apertura h24 tutto l’anno. I consiglieri e assessori regionali eletti in provincia di Savona si erano espressi favorevolmente, ma successivamente il PPI di Albenga era stato chiuso nelle ore notturne. Pertanto Tomatis aveva convocato, per giovedì 11 settembre, un’assemblea dei sindaci del comprensorio per discutere ed per esprimere un parere unanime. Infine, ieri sera, l’annuncio della decisione della Regione di mantenere operativo il PPI h24.
Le reazioni
«Si tratta di un risultato molto importante per la nostra comunità – dichiara il sindaco di Albenga Tomatis -. Avere un Punto di Primo Intervento aperto 24 ore su 24 significa poter garantire un’assistenza adeguata alle patologie di bassa complessità e, allo stesso tempo, alleggerire il carico del Pronto Soccorso di Pietra Ligure attraverso una gestione più equilibrata dei pazienti. Come abbiamo più volte sottolineato tutto questo è fondamentale anche per le Pubbliche Assistenze, che non dovranno affrontare lunghe tratte per il trasporto dei pazienti meno gravi e potranno così rimanere operative sul territorio senza rischiare di sguarnirlo».
La riunione dei sindaci in programma l’11 settembre, fa sapere Tomatis, si terrà comunque, perché “è fondamentale mantenere alta l’attenzione sull’ospedale di Albenga e sul futuro dei servizi sanitari del territorio”.
L’opposizione in Regione, però, solleva dubbi sulla modalità di gestione del sistema sanitario regionale. «Bucci faccia pace con il cervello e chiarisca come vuole gestire la sanità a Savona – dice il consigliere regionale Pd Roberto Arboscello -. Un giorno dice che riapre i pronto soccorsi, poi dice che riapre il Punto di primo intervento di Albenga 12 ore al giorno, conferma questa impostazione e poi cambia di nuovo idea e torna a parlare di un PPI H24. Premesso che il Punto di primo intervento è un presidio fondamentale per il territorio che va garantito, ma per l l’ennesima volta ci troviamo di fronte a un annuncio senza fondamenta, visto che non si parla del personale che ne garantirà l’apertura e come sarà organizzato il servizio».
«Ad oggi Bucci non fa riferimento al personale che ne garantirà l’apertura e in che modalità – sottolinea Arboscello -. Riconosciamo l’importanza di questo presidio, ma la sua apertura non deve compromettere la funzionalità del pronto soccorso di Pietra ligure con medici e infermieri costretti a fare doppi turni per coprire entrambi le strutture. Vogliamo certezze per non assistere nei prossimi giorni all’ennesima giravolta».