La consegna formale dei lavori per la Casa di Comunità di Vado Ligure alla nuova ditta incaricata (Verzì Costruzioni) per un importo di 722.789 euro è stata effettuata il 28 luglio e, secondo le tempistiche aggiornate, essi dovrebbero terminare entro fine anno, salvo eventuali varianti. “Come previsto da programma − risponde Asl 2 con una nota a Liguria Business Journal − la Casa di Comunità di Vado Ligure dovrebbe essere attiva a partire da febbraio 2026, così come le altre strutture di Pietra Ligure, Finale e Savona”.
Si chiude così un lungo periodo di problematiche legate a inadempienze dell’azienda a cui inizialmente erano stati assegnati i lavori e che hanno ritardato la fase esecutiva dell’opera.
Cosa è successo prima
Mancato inizio effettivo dei lavori a 30 giorni dalla consegna, carenze organizzative (alla consegna dei lavori l’impresa si è presentata con personale non munito di delega formale), documentazione incompleta sulla sicurezza e quella relativa all’organizzazione del cantiere, incluso un cronoprogramma di dettaglio; personale insufficiente e non qualificato per rispettare le tempistiche. Il responsabile del primo soccorso e antincendio era lo stesso di un altro cantiere a Sestri Levante, rendendo impossibile la sua presenza continuativa a Vado Ligure. Sono solo alcune delle inadempienze riscontrate dalla Regione Liguria alla ditta Edil Net srl nell’ambito del progetto di realizzazione della Casa di Comunità a Vado Ligure in via alla Costa.
I fatti sono stati accertati già lo scorso aprile 2025 (con un decreto che ha portato alla risoluzione anticipata del contratto). L’impresa, secondo gli atti ufficiali della Regione Liguria, ha sospeso i lavori per oltre sei giorni consecutivi senza alcuna giustificazione e ha accumulato un grave ritardo, ingiustificato, dei lavori, tale da pregiudicare il completamento dell’opera nei tempi contrattuali. Il nuovo cronoprogramma proposto, oltre a presentare incongruenze, prevedeva un termine di fine lavori successivo a quello contrattuale e durante il sopralluogo finale, si è constatato che non era stato eseguito alcun avanzamento dei lavori rispetto a quanto richiesto nelle diffide, a eccezione di limitate demolizioni. La Regione ha anche elencato inadempienze di natura contrattuale e amministrativa.
L’impresa ha giustificato l’interruzione dei lavori con il mancato incasso dell’anticipazione, tuttavia, la garanzia fideiussoria necessaria è stata presentata 54 giorni dopo la consegna dei lavori, quando le procedure di contestazione per gravi inadempienze erano già state avviate, rendendo illegittima tale pretesa.
Nei giorni scorsi (fine agosto) la Regione ha autorizzato l’escussione della cauzione definitiva (come penale) proprio a causa delle gravi inadempienze contrattuali da parte dell’impresa appaltatrice: 29.873 euro (il 4% dell’importo dei lavori). La cauzione era stata rilasciata dalla società Accredited Insurance Europe Limited, che ora è tenuta a versare l’importo alla Regione.
La nuova aggiudicazione
Con decreto regionale 3501 del 14 maggio 2025, recepito da Asl 2 con delibera del direttore generale n. 404 del 12 giugno 2025, sono stati affidati i lavori per la Casa di Comunità di Vado Ligure alla nuova ditta aggiudicataria.
Il contratto è stato firmato il primo luglio 2025 e la consegna formale dei lavori è stata effettuata come detto il 28 luglio.
L’appalto è presente sul portale regionale del Pnrr con questa dicitura: Realizzazione della Casa di Comunità presso il presidio sanitario di Via alla Costa a Vado Ligure, Savona (CUP D47H22000690001 – CIG: 9900621AE7).