Sulla linea ferroviaria Pontremolese e la sua mancata ultimazione, con l’ultimo tentativo fallito di ottenere rapidamente i finanziamenti mancanti promuovendone il “dual use” militare-civile in quanto l’opera non sarà inclusa tra quelle prioritarie piano ReArm Europe-Readiness 2030, si esprime Confindustria La Spezia che chiede un impegno concreto delle istituzioni sottolineando che i decenni trascorsi a discutere di quest’opera sono talmente numerosi da coinvolgere inevitabilmente governi, partiti e forze politiche di ogni schieramento.
“Nel marzo 2025 − si legge nella nota − Confindustria La Spezia è stata la prima, a livello nazionale, a segnalare – in occasione della pubblicazione dell’European Defence Readiness 2030, Libro Bianco dell’Unione Europea per la Difesa – l’importanza di considerare la mobilità militare e, più in generale, le infrastrutture logistiche “dual use” come elementi strategici per la sicurezza e lo sviluppo”.
L’Ue ha individuato quattro corridoi multimodali prioritari (ferroviari, stradali, aerei e marittimi) per consentire lo spostamento rapido e su larga scala di truppe ed equipaggiamenti.
In questa prospettiva, Confindustria La Spezia ha ritenuto doveroso e urgente richiamare l’attenzione del ministero della Difesa sull’importanza strategica del completamento della Linea Pontremolese.
“La fondatezza della proposta di utilizzare le risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea è stata confermata dall’iniziativa assunta qualche settimana successiva dal ministero delle Infrastrutture proponendo di utilizzarle per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina − spiega Confindustria − dopo un primo riscontro non positivo da parte del ministero della Difesa, Confindustria La Spezia ha proposto alle altre associazioni di categoria datoriali di attivare un’azione congiunta all’interno di una consultazione pubblica in corso presso il Senato della Repubblica. La proposta è stata accolta con determinazione e spirito costruttivo, portando alla firma di una lettera unitaria indirizzata ai ministeri delle Infrastrutture e della Difesa, accompagnata da un documento strategico condiviso, la quale è stata inviata a tutti i politici ed amministratori a livello nazionale, regionale e locale”.
Confindustria La Spezia ribadisce di ritenere sterile qualsiasi confronto politico autoreferenziale e ribadisce invece la necessità di un impegno concreto delle istituzioni: “L’auspicio è che la politica sappia attivare un’azione coordinata di Regioni, Province, Comuni e sistema camerale, per sensibilizzare il ministero dei Trasporti sulla rilevanza strategica della Pontremolese e accelerare almeno il reperimento dei fondi mancanti, in particolare per la realizzazione del tratto Parma–Vicofertile. Un passaggio che rappresenterebbe un punto di forza condiviso dai territori e un riconoscimento della strategicità nazionale dell’opera. Diversamente, sarà necessario che tutti prendano atto che per altri decenni non vi saranno le condizioni per discutere seriamente della Pontremolese“.
La storia di un’opera incompiuta
L’ultimo atto è il no del ministro della Difesa Crosetto che nei giorni scorsi ha risposto per iscritto all’interrogazione presentata dalla senatrice spezzina della Lega, Stefania Pucciarelli. La direttrice Pontremolese, con la propria intermodalità ferroviaria e stradale, è attualmente compresa nella comprehensive network (di previsto completamento nel 2050), circostanza che la esclude, allo stato attuale, dall’accesso ai prossimi cicli di cofinanziamento comunitario, destinati prioritariamente per l’Italia al corridoio core per la mobilità militare rappresentato dal central-southern corridor. Un’eventuale ipotesi di modifica – ha scritto il ministro – volta a includere la Pontremolese nel corridoio Csc come infrastruttura prioritaria per la mobilità militare, ha già trovato il parere contrario dell’Ue e peraltro, ove si dovesse ulteriormente perseguire tale finalità, vi sarebbe il rischio che gli altri progetti italiani inseriti nel core network possano subire dei ritardi”.
Tuttavia il ministro sottolinea che il central-southern corridor, riconosciuto dalla Commissione europea come asse strategico della core network e di diretto interesse per l’Italia, attraversa la città e il porto della Spezia, sia in direzione Genova-Ventimiglia, sia verso l’asse Pisa-Firenze-Bologna.
Il ministro, in merito alla lettera del presidente di Confindustria della provincia della Spezia del 27 marzo 2025, spiega che “il ministero ha già fornito utili elementi informativi, confermando in linea di principio l’interesse per la linea pontremolese, pur segnalando le attuali limitazioni derivanti dalla programmazione europea. Il ministero è consapevole dell’importanza strategica di potenziare la mobilità militare nel Paese e si impegna a promuovere tutte le interlocuzioni necessarie con le istituzioni europee, i ministeri competenti e le amministrazioni locali, al fine di valorizzare il potenziale duale delle infrastrutture esistenti e approfondire ogni possibile margine per l’accesso ai canali di finanziamento europei”.
In realtà il raddoppio della linea ferroviaria Parma – La Spezia ha radici lontanissime: il progetto di completamento risale ai primi anni Ottanta, ma l’opera è andata avanti a ritmo irregolare. I costi di realizzazione, nel frattempo, sono lievitati: oltre 5 miliardi contro i 2 iniziali.
Il solo tratto Parma–Vicofertile (circa 8 km) costa oggi circa 486 milioni di euro, contro i 360 milioni già stanziati: mancano quindi circa 126 milioni. Il progetto definitivo per questo tratto è approvato, con autorizzazioni e intese (Stato-Regione) completate già nel 2024, è però ancora in corso la progettazione definitiva per Vicofertile–Fornovo, con conclusione attesa entro l’autunno 2025, seguita dall’iter autorizzativo nel triennio 2026–2028. Serve però finanziare prima la conclusione di quella precedente per proseguire in continuità. Successivamente dovrebbe essere realizzata la Galleria di Valico in variante tra Berceto e Pontremoli e una nuova tratta a doppio binario tra Pontremoli – Chiesaccia.
Per il completamento dell’opera è stato nominato come commissario straordinario di governo Mariano Cocchetti.
Per avere aggiornamenti sulla Pontremolese c’è una pagina ufficiale delle Fs Italiane.