È ancora oggi una delle infrastrutture più discusse tra quelle annunciate a Genova. La funivia del Lagaccio è tornata d’attualità dopo che in questi giorni è circolata un’ipotesi legata alla realizzazione del solo ultimo tratto (da via Bari in su).
A margine della presentazione del Red Bull Cerro Abajo, la sindaca di Genova Silvia Salis ha chiarito che gli uffici tecnici del Comune stanno pensando a un tracciato che raggiunga Forte Begato, ma senza passare dal quartiere del Lagaccio, partendo con tutta probabilità, dal capolinea superiore della cremagliera di Granarolo.
In questo modo la penale che il Comune dovrebbe pagare in caso di stop al progetto sarebbe scongiurata.
«L’ipotesi che è circolata oggi − dice Salis − non ha nessun fondamento. La nostra volontà ovviamente è di studiare un nuovo progetto che escluda completamente il sorvolo del Lagaccio, i nostri uffici lo stanno facendo. Quando sarà pronto ovviamente lo condivideremo prima con il territorio. Noi dobbiamo trovare un modo per realizzare un’opera che sia utile, un’opera che abbia un significato, un’opera che permetta di valorizzare il territorio e che ci permetta di non pagare delle onerose penali per un contratto che aveva assunto la giunta precedente anche in questo caso».
Nessuna partenza da Principe o dalla Stazione Marittima, conferma Salis: «È un progetto che sicuramente ha un’altra impostazione, di rivalutare quello che c’è sul territorio e poi comunque di creare un collegamento coi Forti. L’idea è quella di potenziare quello che c’è già, la Cremagliera, e in più poi di aggiungere un tratto che permetta di arrivare ai Forti, però questo è un progetto che stiamo studiando, un progetto molto importante che va appunto condiviso col territorio e credo che tutte queste speculazioni che non hanno un fondamento tecnico non facciano neanche bene la discussione al pubblico».
A giugno l’assessore Massimo Ferrante aveva chiarito che mancava il nulla osta tecnico.
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