La Confcommercio Genova, alla presenza del segretario generale di Confcommercio nazionale Marco Barbieri, ha incontrato questa mattina nella propria sede Silvia Salis, sindaca di Genova, e Tiziana Beghin, assessore al Commercio e al Turismo del Comune.
È stato il primo momento di confronto ufficiale dopo l’insediamento della nuova giunta comunale, un’occasione che la Confcommercio ritiene importante per fare il punto sulle priorità del commercio cittadino, tra criticità e nuove sfide da affrontare in sinergia con le istituzioni.
Al centro del confronto i grandi temi legati al futuro del commercio cittadino, strettamente collegato a un altro tema basilare, ossia il turismo: rigenerazione urbana, lotta alla desertificazione commerciale, valorizzazione dei negozi di prossimità, semplificazione e dialogo con l’amministrazione.
«Il commercio di prossimità non è solo un tema economico, è una questione urbana e sociale − dice Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio − quando un negozio chiude, un pezzo di città si spegne. Meno servizi, meno presidio, meno lavoro. Come Confcommercio, con il progetto Cities e in collaborazione con Anci, stiamo lavorando per contrastare la desertificazione commerciale e promuovere un modello di rigenerazione urbana sostenibile. Lo facciamo con strumenti concreti: digitalizzazione, supporto all’innovazione, tutela della concorrenza leale. Servono, naturalmente, politiche fiscali più eque, accesso al credito più facile e meno costoso e sostegni mirati per affrontare la transizione economica».
Oltre al presidente di Confcommercio Genova Alessandro Cavo, con numerosi dirigenti delle associazioni maggiormente rappresentative di Confcommercio, che spaziano dal dettaglio alimentare fino ad agenti marittimi, spedizionieri e assarmatori, ha partecipato all’incontro anche il segretario generale della Camera di Commercio di Genova, Maurizio Caviglia.
Osservando la struttura imprenditoriale della Liguria, i settori di interesse della rappresentanza di Confcommercio, che vanno dal commercio al turismo, dai trasporti ai servizi ai consumatori e alle imprese, concentrano il 58% delle imprese attive della regione. In particolare, il commercio e il turismo (alberghi, bar e ristoranti) rappresentano rispettivamente il 24,7% e l’11% del totale delle imprese.
Il bilancio del 2024 per quanto riguarda la demografia delle imprese, evidenzia una mortalità diffusa di imprese dell’area Confcommercio (commercio, alberghi, bar e ristoranti, trasporti e servizi vari) pari a 4.682 imprese cessate a fronte di 2.489 nuove iscrizioni di imprese.
L’unico dato lievemente positivo si registra nel settore degli alloggi sulla spinta dell’incremento della domanda turistica.
I primi 3 mesi del 2025 evidenziano una analoga tendenza. Nel valutare questi dati, tuttavia, va tenuto conto che storicamente questo periodo di frequente registra, per cause tecnico-amministrative, saldi negativi, principalmente a causa del concentrarsi alla fine dell’anno di un elevato numero di cessazioni di attività.
La riduzione di imprese, soprattutto nel settore del commercio al dettaglio, rende sempre più concreto il rischio in molte aree urbane di desertificazione commerciale, (anche per l’impatto che sta avendo lo sviluppo del commercio on-line) privando i cittadini di specifici servizi di vicinato utili per la vita quotidiana, rileva Confcommercio.
Sono 2.193 le imprese in meno tra iscrizioni e cessazioni nell’area Confcommercio nel 2024, 497 in meno nel primo trimestre 2025.
Tab. 3 – Nati-mortalità delle imprese in Liguria
|
2024 |
2025 (1 trim) |
||||
Iscriz. |
Cess. (*) |
Saldo |
Iscriz. |
Cess. (*) |
Saldo |
|
AGRICOLTURA |
261 |
492 |
-231 |
129 |
224 |
-95 |
INDUSTRIA |
1.990 |
2.338 |
-348 |
645 |
820 |
-175 |
SERVIZI (a + b) |
3.012 |
5.289 |
-2.277 |
1.156 |
1.663 |
-507 |
Area Confcommercio (a) |
2.489 |
4.682 |
-2.193 |
964 |
1.461 |
-497 |
Commercio |
918 |
2.096 |
-1.178 |
363 |
641 |
-278 |
–Auto, moto |
87 |
169 |
-82 |
45 |
55 |
-10 |
–Ingrosso e intermediari |
318 |
543 |
-225 |
126 |
195 |
-69 |
–Dettaglio |
513 |
1.384 |
-871 |
192 |
391 |
-199 |
Servizi alloggio e ristorazione |
463 |
958 |
-495 |
157 |
303 |
-146 |
–Alloggio |
118 |
113 |
5 |
43 |
47 |
-4 |
–Attività dei servizi di ristorazione |
345 |
845 |
-500 |
114 |
256 |
-142 |
Trasporto e magazzinaggio |
79 |
223 |
-144 |
27 |
61 |
-34 |
Servizi di informazione e comunicazione |
119 |
165 |
-46 |
38 |
52 |
-14 |
Attività immobiliari |
203 |
350 |
-147 |
74 |
98 |
-24 |
Attività professionali, scientifiche, tecniche |
273 |
311 |
-38 |
117 |
112 |
5 |
Noleggio, agenzie di viaggio, intrattenimento |
296 |
379 |
-83 |
137 |
136 |
1 |
Attività artistiche, sportive |
72 |
118 |
-46 |
24 |
37 |
-13 |
Altri servizi (**) |
66 |
82 |
-16 |
27 |
21 |
6 |
Altre attività di servizi (b) |
523 |
607 |
-84 |
192 |
202 |
-10 |
Imprese non classificate |
2.912 |
411 |
2.501 |
823 |
132 |
691 |
Totale economia |
8.175 |
8.530 |
-355 |
2.753 |
2.839 |
-86 |
Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Movimprese.
(*) il numero delle cessazioni comprende quelle d’ufficio.
(**) comprende: amministrazione pubblica e difesa, istruzione, sanità e assistenza sociale.
«Il dialogo con tutte le categorie economiche è una condizione imprescindibile per costruire politiche efficaci e condivise − ha sottolineato la sindaca di Genova, Silvia Salis − il confronto con Confcommercio, a poche settimane dall’insediamento della nuova Giunta, conferma la nostra volontà di lavorare fianco a fianco con le rappresentanze del territorio per affrontare insieme le sfide che riguardano commercio, turismo e rigenerazione urbana. Il nostro obiettivo è una città viva, accessibile, coesa e capace di valorizzare i suoi quartieri anche attraverso il sostegno ai negozi di prossimità, strumenti di semplificazione e investimenti sulla qualità dello spazio pubblico. Sviluppare il commercio locale significa anche generare occupazione di qualità: lavoro stabile, di qualità, radicato nei territori. E’ questa la direzione in cui intendiamo muoverci, con senso di responsabilità e visione condivisa».
«Come amministrazione siamo ben consapevoli delle criticità e delle sfide che il commercio cittadino sta affrontando e affronterà nel futuro − aggiunge l’assessore a Commercio e Tursimo del Comune di Genova, Tiziana Beghin − ma siamo altrettanto consapevoli che queste sfide non potranno essere vinte se non attraverso la sinergia tra le istituzioni, le associazioni di categoria, le imprese e tutti quei commercianti che ogni giorno vivono e rendono vivo il tessuto sociale della città. L’impegno non può che essere quello di lavorare tutti insieme, fianco a fianco, avviando dei tavoli di confronto, affinché non si vedano più saracinesche storiche abbassarsi per sempre, ma anche per promuovere un commercio che sia non solo di qualità, ma veramente di prossimità e di vicinato, riportando tutto a una dimensione fatta anche di rapporti umani e non di mero scambio di beni».
«Abbiamo ribadito a Sindaca e Assessora l’esigenza di rafforzare la concertazione tra amministrazione comunale e corpi intermedi − evidenzia Alessandro Cavo, presidente Confcommercio Genova − solo evitando decisioni calate dall’alto è possibile rispondere in modo efficace alle esigenze dei diversi settori che rappresentiamo, dal commercio al turismo, dalla logistica ai servizi alla persona».
«La Camera di Commercio − spiega Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova − crede che la riqualificazione dei centri storici sia una leva fondamentale per poter migliorare la qualità della vita dei residenti e l’accoglienza nei confronti dei turisti. Per questo aderiamo dal 2012 a Urban Promo (l’iniziativa dell’Istituto Nazionale di Urbanistica per la rigenerazione urbana) e lanciamo annualmente campagne di comunicazione a sostegno del commercio di vicinato come #comprasottocasa».
L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per rilanciare le priorità già sottoposte da Confcommercio Genova alla sindaca durante la recente campagna elettorale: sostegno ai negozi di vicinato, interventi su Tari, mobilità e sicurezza, promozione di una strategia integrata contro la desertificazione commerciale, tanto in centro quanto nelle periferie.
«Sostenere i negozi di vicinato − ha proseguito Cavo − significa mantenere vivi i quartieri. I Civ, attraverso Confcommercio, sono in grado di segnalare le reali esigenze dei territori. Ma per farlo servono condizioni adeguate: pulizia, decoro, illuminazione e, soprattutto, pari opportunità rispetto alla grande distribuzione».
In quest’ottica, Confcommercio Genova ha ribadito come oggi i grandi centri commerciali risultino più facilmente accessibili, sia con mezzi pubblici che privati, grazie alla disponibilità di parcheggi. Anche i piccoli esercizi devono poter offrire la stessa libertà di accesso: per questo l’associazione chiede con urgenza la realizzazione di parcheggi “a corona” intorno al centro e al centro storico, per rendere il commercio di prossimità davvero competitivo e accessibile.
Un altro punto chiave è lo sviluppo turistico. Confcommercio ha ribadito che la città ha bisogno di un nuovo attrattore di rilievo che si affianchi all’Acquario: un’esigenza finora non soddisfatta nell’ambito del progetto del nuovo Waterfront, che ospiterà invece un centro commerciale.
Centrale anche il tema della Tari. «Genova è da anni la seconda città più cara d’Italia − sottolinea Oscar Cattaneo, vicepresidente vicario di Confcommercio Genova − e il peso della tariffa è diventato insostenibile, soprattutto per commercianti e piccole imprese». A pesare è in particolare l’assenza di un impianto moderno per il trattamento dei rifiuti, che comporta costi elevati per tutta la collettività. «Le attività considerate ad ‘alta produzione’, come bar, ristoranti, ortofrutta e panifici, pagano tariffe molto alte al metro quadro, a prescindere dalla reale quantità di rifiuti prodotti. Serve una tariffazione puntuale, che premi chi differenzia bene o produce meno rifiuti», ribadisce Cattaneo.