Nelle classifiche sui livelli di tutela della salute la Liguria ricopre una posizione alta ed è promossa anche dai cittadini. A dirlo è il Crea Sanità – Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata che ha presentato oggi la XIII edizione dello studio “Livelli di tutela della salute: le performance regionali”, che analizza le opportunità di tutela della salute offerte ai cittadini nelle diverse regioni italiane.
Per misurare l’universalità e l’equità del Servizio sanitario nazionale nei diversi territori, il report, oltre ai Livelli essenziali di assistenza – Lea, ha analizzato i risultati raggiunti in una serie di indicatori selezionati e, per la prima volta, accanto ai parametri sanitari e sociali è stata presa in esame anche la soddisfazione dei cittadini. Il quadro che emerge è complesso, caratterizzato da un aumento delle aspettative e da una correlazione positiva tra la performance dei servizi sanitari e il livello di soddisfazione dei cittadini.
“La correlazione – scrive Crea – tra l’indice di performance e la soddisfazione dei cittadini dimostra che una migliore performance genera maggiore soddisfazione”. Tuttavia lo studio sottolinea che i livelli di performance regionali risultano ancora “significativamente distanti dal target ottimale”: negli anni il panel degli stakeholder, e in particolare i cittadini, aumentano le loro aspettative, ovvero “spostano verso l’alto l’asticella” della performance ottimale, ma nessuna Regione sembra riuscire ad avvicinarsi a quel livello.
A livello nazionale la Regione con la migliore performance, raggiungendo il 55% del massimo teorico possibile, è il Veneto, e nella graduatoria complessiva la Liguria risulta quarta con un punteggio di 45%.
Lo studio ha inoltre analizzato la qualità della vita correlata alla salute (unità di misura impiegata nell’analisi costi-utilità che combina insieme la durata della vita con la qualità della stessa): anche in questo ambito la nostra regione ha ottenuto un punteggio alto, pari a 0,897 (range da 0 a 1).
Come detto, novità del 2025 è l’introduzione di un’indagine sulla soddisfazione dei cittadini, che ha misurato l’esperienza degli utenti con i servizi sanitari regionali. Forse un po’ a sorpresa, con una valutazione media di 7,7 la Liguria risulta la seconda regione per soddisfazione espressa dai cittadini (media italiana 6,8). Il punteggio più basso assegnato dai cittadini va all’assistenza ospedaliera non programmata (pronto soccorso, 118, ecc), valutato 7/10, la soddisfazione maggiore va invece alla facilità nel reperire i farmaci (8,8/10).
Per quanto riguarda la performance, l’indice si basa su sei dimensioni di valutazione: appropriatezza, equità, sociale, esiti, economico-finanziario e innovazione. In Liguria tutte le voci che le compongono risultano, complessivamente, sopra la media nazionale: unici valori di dettaglio al di sotto della soglia sono relativi al tasso di utilizzo del Fse (dimensione innovazione), il tasso di disabili e/o anziani che ricevono assistenza domiciliare integrata con i servizi sanitari (sociale), tasso di mobilità passiva effettiva per DGR a bassa e media complessità (equità), quota dei pazienti con Stemi ai quali è stata effettuata un’angioplastica coronarica entro 90 minuti dall’accesso in struttura (appropriatezza).