Per lo Skymetro «È possibile chiedere una proroga di un anno, questo lo sappiamo e ovviamente lo faremo». Lo ha detto, secondo quanto riporta l’agenzia Dire, la sindaca di Genova, Silvia Salis, stamattina a margine di un convegno sull’imprenditoria femminile.
La prima cittadina coglie con favore la disponibilità espressa ieri dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a un incontro con il Comune sul progetto: «Il fatto che aprano velocemente questo tipo di interlocuzione vuol dire che tutto quello che è stato detto in campagna elettorale non è vero, cioè che il ministero è ovviamente disponibile, come sempre in Italia è successo, a modificare un progetto o a parlare di quali siano le possibilità di modifica di un progetto. Quando sono diventati noti i documenti del quarto progetto dello Skymetro, si è potuto appurare che quel progetto non solo non è cantierabile, ma ha una serie di note che sono molto, molto complesse da superare nei tempi richiesti. D’altronde il centrodestra già il 16 maggio aveva chiesto una proroga, sapendo che le annotazioni che erano state fatte sono di difficile superamento. Già si pensava a una proroga di un anno. Quindi faremo quello che abbiamo detto che avremmo fatto e troveremo il modo migliore per una soluzione che crei un compromesso accettabile tra le esigenze di mobilità della Val Bisagno e l’idea dei cittadini».
Secondo Salis «Un dato che viene analizzato troppo poco è che i presidenti di municipio della Media e Bassa Val Bisagno sono del campo progressista. Quindi vuol dire che neanche i cittadini che vivono in quell’area hanno deciso di valorizzare la proposta del centrodestra: un dato che non si può non prendere in considerazione».
Alessio Piana, consigliere regionale delegato allo Sviluppo economico, dichiara in una nota: «La richiesta del Comune di Genova di bloccare la Via in Regione Liguria e di rinviare la Conferenza di Servizi mette in seria discussione la realizzazione dello Skymetro, un’opera fondamentale per la viabilità di una parte importante della città. Il progetto, infatti, è già stato definito come un pilastro infrastrutturale per la mobilità di Genova, e l’iter amministrativo che lo sostiene è stato costruito con l’intento di rispettare tempi precisi. La decisione di fermare il processo ora, rischia di compromettere la possibilità di accedere ai finanziamenti già stanziati: 398 milioni di euro. La scadenza per l’aggiudicazione dell’appalto, prevista entro fine anno, è chiara e inderogabile. Se l’iter venisse interrotto in questo momento il rischio di definanziamento sarebbe immediato. È evidente che se si rinviasse la Conferenza di Servizi, il Comune non potrebbe giustificare il ritardo. Altre città, tra cui Torino, hanno già preso decisioni concrete e richiesto finanziamenti per acquistare, ad esempio, nuovi convogli della metropolitana: non vorremmo che questo fosse un assist a spese dei genovesi. Lo Skymetro è una necessità per Genova per un miglioramento significativo della mobilità e della qualità di vita dei genovesi. I tempi sono stretti e il Comune deve sfruttare i mesi estivi per portarsi avanti con l’iter previsto. Ogni giorno di ritardo significa una battuta d’arresto per la città, con effetti negativi su infrastrutture ed economia locale».
«Sarà ben difficile in sei mesi ottenere le approvazioni per un nuovo progetto di trasporto pubblico veloce in Val Bisagno – commenta il presidente della Regione Liguria Marco Bucci – pensate soltanto ai tempi del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Però, io ho fatto cose difficili, quindi lascio aperta l’opportunità anche agli altri di farle».
L’agenzia Dire riporta che quanto a un eventuale sostegno della Regione per un richiesta di proroga sulla scadenza dei finanziamenti a fine anno in caso di mancata assegnazione dei lavori, Bucci non chiude la porta: «Bisogna vedere che progetto è, non se ne può parlare a priori”Sarà ben difficile in sei mesi ottenere le approvazioni per un nuovo progetto di trasporto pubblico veloce in Val Bisagno. Pensate soltanto ai tempi del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Però, io ho fatto cose difficili, quindi lascio aperta l’opportunità anche agli altri di farle”.
Quanto a un eventuale sostegno della Regione per un richiesta di proroga sulla scadenza dei finanziamenti a fine anno in caso di mancata assegnazione dei lavori, Bucci non chiude la porta: «Bisogna vedere che progetto è, non se ne può parlare a priori». In ogni caso, il governatore sottolinea che «anche ieri, rispondendo a un’interrogazione, il ministero ha detto chiaro e tondo che il 31 dicembre i finanziamenti tornano indietro. Non è una mia decisione».
Una nota del Mit, riportata dalla Dire, conferma: “Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha mai espresso disponibilità a concedere ulteriori proroghe. Il progetto deve essere appaltato entro il prossimo 31 dicembre. La risposta fornita ieri nel corso del question time in commissione trasporti alla Camera è stata chiara. L’iter autorizzativo è definito, le scadenze sono fissate e non esiste l’ipotesi di una proroga ulteriore. Ogni altra interpretazione è destituita di fondamento e rischia di generare confusione”.
Il Mit ribadisce che “eventuali ritardi, rispetto agli iter autorizzativi concordati col Comune di Genova, rischiano di portare a un definanziamento anticipato al fine di poter utilizzare le risorse in altre città”. Il ministero, dunque, “confida in un chiarimento a breve per capire se il Comune è ancora interessato all’opera. Nel qual caso, chiediamo che si esprima con urgenza per poter utilizzare al meglio le risorse”.