La riapertura del mercato del Regno Unito alle piante ornamentali italiane è un provvedimento atteso e sostenuto da Confagricoltura, che ha lavorato a fianco delle istituzioni e del servizio fitosanitario nazionale, affinché si sbloccasse la situazione ferma dall’ottobre scorso. Lo stop agli scambi era giustificato dal rischio di diffusione di un insetto (Pochazia Shantungensis) nel tempo trovato su alcune piante provenienti dall’Italia e aveva causato danni ingenti alle imprese florovivaistiche del nostro Paese, costrette a distruggere le piante sequestrate.
La Confederazione esprime pertanto un ringraziamento al Masaf e, in particolare, al sottosegretario La Pietra, per l’impegno profuso che ha portato alla comunicazione dell’ambasciata che “Da martedì 27 maggio non sono previsti controlli intensificati per quanto concerne il rischio relativo alla presenza di Pochazia Shantungensis nelle merci in importazione dall’Italia”.
«Il mercato del florovivaismo italiano in Uk – rileva il presidente ligure di Confagricoltura, Luca De Michelis – sebbene incida soltanto per qualche punto percentuale sul totale dell’export, è strategico per alcune imprese leader del settore. Negli ultimi due anni è in forte calo (-15% in valore e -18% in quantità), e pertanto va presidiato con particolare attenzione».